“La comunità narnese accoglie e cerca di far vivere ogni giorno la pratica sportiva come strumento di benessere non solo fisico e come opportunità unica per stabilire relazioni umane cariche di solidarietà, di rispetto e di sano spirito competitivo”. Lo hanno detto il vice sindaco di Narni Alessia Quondam e l’assessore agli eventi e alla cultura Giovanni Rubini in occasione del 60esimo anno di attività del Panathlon Terni celebrato a Narni. Quondam e Rubini hanno sostenuto che “lo sport è materia dell’educazione fortemente correlata alla costruzione di uno spirito civico che combatte tutte le forme di discriminazione e di violenza. E’ – hanno aggiunto – parte fondamentale per il consolidamento di una cultura di pace e Narni città per la pace ha voluto testimoniare anche in questa occasione il suo voler essere accogliente nell’obiettivo di unire gli esseri umani”. Tanti gli ospiti presenti al teatro Manini: il presidente del Panathlon international Pierre Zappelli, il presidente del Distretto Italia Giorgio Costa, la governatrice dell’Area 10 Umbria Rita Custodi, il presidente del Coni regionale Domenico Ignozza, il sindaco di Terni Leonardo Latini e il vice sindaco Benedetta Salvati. La giornata ha avuto anche un risvolto culturale con la visita a Narni Sotterranea e al nuovo museo multimedievale della Corsa all’Anello e si è conclusa con la conviviale alla taverna del terziere Mezule dove gli ospiti sono stati accolti da figuranti in costume medievale. In occasione della ricorrenza, il club di Terni ha pubblicato un libro che traccia gli ultimi 10 anni di attività. Benito Montesi, presidente del club Ternano ha inviato un messaggio di ringraziamento. “Manifesto – ha detto – la mia gioia e quella di tutto il club che ho l’onore di presiedere per la vostra presenza alla nostra ricorrenza dei 60 anni di vita. La giornata ha vissuto dei valori di amicizia vera e costruttiva rivolta anche verso i due illustri ospiti che guidano rispettivamente il mondo e l’Italia. Narni con la sua cultura ci ha accolti con l’amore delle genti umbre.”