La Cidat “ribadisce la sua disponibilità a realizzare 80 posti letto in più nella sua struttura a Terni secondo le modalità che deciderà il Tar, che dovrà stabilire se l’autorizzazione inizialmente acquisita dalla Regione Umbria sia ancora valida o meno”.
La Cidat, società che opera nella sanità privata ternana ricorda che “da quasi un decennio, molto prima dell’arrivo della giunta Bandecchi, intende realizzare un intervento di ampliamento nella clinica di cui è proprietaria” e, “auspicando una decisione positiva da parte del Tar dell’Umbria” in caso di un pronunciamento positivo “applicherebbe solo ciò che è stato stabilito dalle autorizzazioni regionali”. La stessa azienda ricorda che “la Regione Umbria ha autorizzato la realizzazione dell’opera prima del Covid, ma qualche mese fa ha emanato un nuovo Regolamento secondo il quale i lavori per la realizzazione degli 80 posti letto sarebbero dovuti partire entro due anni dalla concessione dell’autorizzazione”. Da qui la decisione di Cidat di impugnare il provvedimento davanti al Tar dell’Umbria.
Nel caso di un pronunciamento positivo del Tar sul ricorso di Cidat si complicherebbe la strada per il progetto stadio-clinica presentato da Bandecchi.