Si può sistematicamente rimanere ostaggi di un passaggio a livello?
La risposta e sì, si può ed è quello che accade agli abitanti della zona di Cospea 2.
La ferrovia è la Terni-Rieti-L’Aquila-Sulmona. Il passaggio a livello chiude 26 volte al giorno per una media di 20 minuti alla volta. Fate voi un conto di quante ore, dunque, resta chiuso in un giorno.
“Pensate -dicono gli abitanti del quartiere che si sono riuniti in comitato – se rimanessero bloccati ambulanze o altri mezzi di soccorso”.
Una via di uscita ci sarebbe ed è via Sant’Efebo , che, infatti, viene utilizzata per aggirare l’ostacolo, ma è piccola e poco idonea a sopportare un alto volume di traffico. La strada di accesso principale, e quella più comoda, è strada di Cospea, quella del passaggio a livello.
Il comitato dei residenti ha chiesto un incontro, per esporre il problema, all’assessore ai Lavori Pubblici, Sandro Corradi. Fino ad oggi non ha avuto risposta.
Ha cercato un appoggio tra i consiglieri comunali, trovandolo in alcuni. Attraverso costoro si è saputo che il costruttore doveva realizzare un sottopassaggio che bypassasse la ferrovia mentre al Comune spettava l’allargamento della carreggiata. Insomma erano dovute altre opere di urbanizzazione , come previsto dal piano regolatore, per una valore complessivo di un milione e mezzo di euro, opere che, ancora oggi, sono rimaste solo sulla carta, con tutti i disagi che ne conseguono per chi abita in questo quartiere in espansione.
A Cospea 2 vi abitano, ormai, circa 2 mila persone nelle vie:Perillo,Sulmona,Teofoli,Castellani. Cittadini che devono organizzare la loro vita in base al passaggio a livello.
“La cosa scandalosa – scrive il comitato residenti Cospea 2 – è che il piano regolatore della zona prevedeva,prima dell’attuazione dei lavori ,la realizzazione di un sottopassaggio e l’ampliamento della strada da parte dell’Impresa appaltatrice della lottizzazione. Cosa mai avvenuta”.
Sono state interpellate anche le Ferrovie dello Stato ma la risposta è stata che loro “non possono farci nulla”. Anche RFI era a conoscenza dell’esistenza del progetto del sottopasso.
QUARTIERE ABBANDONATO
E se questo del passaggio a livello è il problema più importante, certamente non è l’unico.
“Abbiamo da mesi chiesto dei dossi o dissuasori lungo via PERILLO ,uno stradone di circa un km. dove le macchine vanno a velocità sostenute e dove di notte avvengono anche gare di velocità.Nel parcheggio adiacente, sempre di notte – aggiunge il comitato Cospea 2 – ci si vengono a drogare e a fare mercati loschi.
Siamo un quartiere abbandonato dalle istituzioni,ma soprattutto,la cosa peggiore è che sembra che il Comune faccia solo gli interessi delle imprese di costruzione.”