Di notte entravano in un ristorante di Orvieto e dalla cassa prelevavano dai 50 ai 100 euro in banconote, quasi sempre di piccolo taglio, nonché alcune bottiglie di vino pregiato. Un modus operandi dal profilo basso per non destare sospetti, ma che è stato comunque smascherato dagli investigatori del Commissariato di Orvieto, coordinati dal dirigente Antonello Calderini. Le indagini, coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica Raffaele Iannella, hanno preso le mosse in seguito alla denuncia di un ristoratore del centro storico che lamentava, ormai da mesi, ammanchi dell’incasso giornaliero, parte del quale veniva conservato all’interno del registratore di cassa del ristorante, ad opera di qualcuno che verosimilmente era in possesso della chiave del locale dato che non erano mai state rilevate effrazioni alle porte d’ingresso. Utilizzando le immagini di una telecamera presente nei pressi i sospetti degli investigatori sono caduti su tre uomini, capeggiati da un ex cameriere del ristoratore che vi aveva prestato servizio sino ai primi giorni dello scorso gennaio. Uno o due facevano da “palo” per verificare che il ristorante fosse effettivamente chiuso e che nessuno fosse rimasto all’interno, così come all’esterno, per evitare di essere sorpresi da passanti e vicini di casa. Una volta dentro aprivano la cassa, estraevano le banconote e si allontanavano con calma, per poi ritornare la notte seguente.
Dopo aver raccolto sufficienti prove, i poliziotti si sono appostati dentro il locale dopo la chiusura. Verso le 4 del mattino di sabato scorso, ecco il trio, ma ad aspettarlo ha trovato gli agenti. Si tratta di tre romeni: un ex cameriere 23enne residente nell’orvietano con precedenti per reati contro il patrimonio, un 40enne dimorante a Castiglione in Teverina in provincia di Viterbo con numerosi precedenti per furto e per reati contro il patrimonio e un 27enne residente nell’orvietano anch’egli con precedenti per reati contro il patrimonio. Dopo l’arresto del 40enne e la denuncia dei due complici, tutti e tre disoccupati ma con un alto tenore di vita connotato dal possesso di auto di grossa cilindrata e da continue frequentazioni dei night club locali, continuano le indagini per verificare il loro eventuale coinvolgimento in altri furti in abitazione ed in esercizi commerciali che recentemente hanno interessato il territorio orvietano.