Sabato 14 Aprile al Liceo Artistico “Orneore Metelli”, sarà presentata un’asta di beneficenza (l’ultima dopo diverse edizioni) per raccogliere fondi per i terremotati di Amatrice. Le opere esposte sono state donate da artisti di pregio e nelle precedenti edizioni sono stati raccolti fondi consistenti per dare sollievo alle esigenze delle popolazioni terremotate. All’interno della mostra Franco Profili, l’organizzatore dell’iniziativa, ha pensato di inserire una stanza dedicata a Mario Finocchio, e alle sue opere, dalla Lancia di Luce, alle opere personali, all’impegno con i ragazzi del Liceo Artistico.
E’ un omaggio al lavoro ed alle capacità dei lavoratori ternani, quello che si rivolge a Mario Finocchio “Mastro fonditore”. Nelle acciaierie ha sempre lavorato nel reparto fonderia fino a diventarne il dirigente responsabile nel 1973. Lo restò per quasi quindici anni. E a lui si rivolsero quando c’era da studiare e realizzare le fusioni per la Lancia di Luce, l’obelisco di Arnaldo Pomodoro. Un’opera interamente costruita con acciaio inossidabile ma, come essa richiedeva, era necessario che quel materiale assumesse colorazioni diverse nel significativo racconto dell’evoluzione dal ferro della base all’oro della punta. E di tali materiali sembrano alla vista le due estremità dell’obelisco. Tutto il “trucco” sta nell’utilizzo di diversi metodi di fusione. Ed è qui che è servita l’esperienza di Mario Finocchio che fu in grado di risolvere tutte le esigenze dell’artista. Nella sezione a lui dedicata, stavolta hanno trovato posto alcune sue opere, “concepite senza pretese, per puro slancio e soddisfazione personale” hanno scritto i recensori. E soprattutto c’è da cogliere il segnale legato al rapporto tra il “Mastro” e gli studenti di quella scuola, l’istituto d’arte Metelli (ora Liceo artistico) che ebbe mediante gli insegnamenti di Mario Finocchio un primo, costruttivo contatto col mondo del lavoro.