Chissà cosa significa. Chissà se non è il frutto di una diversa strategia nei confronti di come abbandonare Terni da parte della Jindal, proprietaria della Treofan. Fatto sta che Ettore Del Borrello, che era stato indicato dalla stessa Jindal di eseguire tutte le operazioni finale, ha rassegnato fragorose dimissioni. Solo nei prossimi giorni se ne comprenderà la ragione. Per ora un nuovo capitolo per niente tranquillizzante su una vicenda complicata e poco chiara.
La decisione sarebbe stata assunta a causa di divergenze con la stessa società nell’ambito della procedura di cessazione dell’attività del sito del polo chimico di Terni, conclusa con un accordo sindacale lo scorso 25 febbraio. Le organizzazioni sindacali sono ora in attesa della convocazione da parte del ministero del Lavoro per la firma di un’intesa per l’attivazione della cassa integrazione straordinaria per 12 mesi per i 142 lavoratori del sito.
Proseguono, intanto, le indagini della Guardia di finanza, coordinata dalla procura di Terni, dopo che tre manager della Treofan sono stati denunciati nei giorni scorsi per truffa aggravata ai danni dello Stato per un presunto indebito ricorso alla cassa integrazione Covid-19 nel periodo agosto-ottobre 2020. Secondo quanto si apprende da fonti investigative gli accertamenti si starebbero ora concentrando sulla verifica del corretto utilizzo di altri finanziamenti pubblici, in particolare quello da un milione di euro ricevuto in passato dall’azienda da parte del ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca.