“Attuare una nuova politica di reclutamento del personale (più personale) e riqualificare e ampliare gli spazi dedicati ai pazienti”. E’ quanto chiede la Funzione pubblica Cgil di Terni che “da anni denuncia la situazione in cui versa l’azienda ospedaliera Santa Maria di Terni, l’iper afflusso dell’utenza, la carenza di posti letto per dare risposta alla cittadinanza, la carenza di spazi per ospitare dignitosamente l’utenza che si rivolge al pronto soccorso, le condizioni in cui è costretto ad operare il personale.
Tale contesto sta creando un grave disagio che si riflette sulla cittadinanza e sulle lavoratrici e i lavoratori dell’azienda.
Come sindacato di categoria da tempo segnaliamo che l’attuale organizzazione delle reti ospedaliere, la mancata integrazione con il territorio e le politiche assunzionali non sono adeguate a garantire un servizio di qualità e rispettoso della dignità degli utenti.
Si vive ormai una situazione di emergenza non più sostenibile, continua la nota del sindacato, è solo grazie al personale che viene garantito un servizio di alto livello all’utenza, nonostante le condizioni di difficoltà in cui operano.
La stessa direzione generale dell’azienda ospedaliera di Terni in un comunicato del 9 gennaio 2025, attraverso l’elencazione dei dati relativi agli accessi del Pronto soccorso di Terni del 2024 e dell’iper afflusso che si è avuto nelle recenti festività, ha evidenziato le criticità che noi costantemente segnaliamo.
Le riorganizzazioni fatte a supporto dell’azienda ospedaliera hanno disatteso le aspettative, ora è urgente trovare soluzioni concrete e tempestive, chiediamo pertanto alle istituzioni locali, regionali e sanitarie di attivarsi per risolvere definitivamente la crisi attuale in cui si trova il nosocomio e in particolare il Pronto Soccorso.
E’ necessario invertire il quadro di declino che in questi anni ha depotenziato la sanità pubblica nella nostra regione, conclude la Fp Cgil, peggiorando la qualità della vita delle persone”.