Il Presidente del consiglio comunale di Terni Francesco Ferranti non lo nomina ma è evidente il riferimento a Mario Tozzi e alle sue parole con le quali ha descritto la città di Terni (definita “orribile”) nel suo intervento che rappresenta una replica e anche una rivendicazione di quanto fatto dall’amministrazione comunale in questi anni difficili.
“Una iperbole e una esagerazione”, questa la risposta data dallo stesso geologo attraverso il direttore artistico di Umbria Libri, Angelo Mellone.
DI FRANCESCO FERRANTI
Intendo condividere queste foto della nostra città Terni pubblicate prima di me dal sindaco Leonardo Latini.
Intendo farlo per sottolineare la mia condivisione e apprezzamento per le sue parole e ancor più per sottolineare che chi, come me, siede nei banchi della pubblica amministrazione da ben cinque consiliature, ha vissuto insieme ai concittadini diverse stagioni di forti tensioni e climi velenosi.
Ricordo la vertenza AST del 2014 ove persero il posto di lavoro centinaia di dipendenti della principale industria della nostra città e della regione.
Ricordo gli anni di battaglie per tentare di salvare l’Isrim, istituto di ricerca pubblico che poteva svolgere un ruolo importante nel programmare nuove filiere di sviluppo socio economico della città.
Ricordo il lavoro incessante per realizzare importanti infrastrutture, come la Terni-Rieti, opera che oggi e’ completata grazie all’impegno delle attuali amministrazioni, collegando in tempi brevi due capoluoghi di provincia in modo sinergico.
Voglio anche ricordare gli anni delle indagini e degli arresti in merito agli appalti alle cooperative di tipo C nonché quelli relativi alla gestione della sanità pubblica ad opera delle precedenti amministrazioni, locali e regionali.
Non posso dimenticare la macchia indelebile del dissesto finanziario del Comune di Terni con tutte le conseguenze che hanno reso e ancora rendono difficilissima l’amministrazione della città, imponendo aliquote ai livelli massimi che si riverberano sui cittadini.
Infine ricordo la vertenza Treofan, nella quale oltre alla perdita di più di cento posti di lavoro, è stato messo a a repentaglio il polo chimico ternano, che costituiva un fiore all’occhiello della città.
Da tutte queste vicende Terni e i ternani sono sempre usciti a testa alta, stanno risanando i debiti e inaugurato stagioni di ripresa.
Anche oggi, a seguito della terribile pandemia nella quale in troppi hanno perso la vita e nonostante una congiuntura economica nefasta a livello mondiale, la nostra città sta tornando a vedere la luce con i conti pubblici che faticosamente sono in corso di risanamento da parte dell’attuale amministrazione e con importanti opere di riqualificazione, come la fontana di Piazza Tacito e l’anfiteatro di Carsulae, senza dimenticare il rilancio di siti turistici e paesaggistici come la cascata delle Marmore che negli ultimi anni ha ottenuto numeri di affluenza da record .
Queste ragioni inducono a ritenere che Terni non ha bisogno di chi si presenta a tenere convegni, magari a pagamento, e getta fango su tutto e tutti, così come i ternani non meritano di essere offesi e insultati da chicchessia, neanche utilizzando la motivazione di una situazione economica complessa che interessa l’Italia e l’ Europa tutta .
Sono fasi difficili ove serve lavorare con buon senso, impegno e spirito collaborativo e rispettoso tra le parti in causa, solo così si persegue il superiore interesse pubblico che nulla ha a che vedere con i successi o meno dei singoli , solo così si può continuare a guardare avanti con fiducia .
IL POST DEL SINDACO DI TERNI, LEONARDO LATINI
In questi giorni ne ho sentite tante.
C’è chi si permette di dire che “Terni è orribile”, chi parla della nostra città come “cloaca dell’Umbria” e chi offende i suoi abitanti.
La verità è che Terni è bellissima, nella sua storia, nella sua cultura, nella sua particolarità, nei suoi scorci, nei suoi paesaggi, nella forza e nelle capacità della gente
Amo Terni e la sua straordinaria unicità e continuerò a difenderla sempre da chiunque la offenda e la denigri.