Oltre 6 milioni di euro. A tanto ammontano i ricavi non dichiarati all’erario per la cessione di oltre 200 vetture di lusso, provenienti dalla Germania, e commercializzate in Italia. La vicenda è venuta alla luce nell’ambito dell’operazione denominata “Fast Car”, coordinata dalla Procura di Perugia e svolta dalla Guardia di Finanza di Città di Castello, in collaborazione con il servizio antifrode delle Dogane del capoluogo umbro. Nove le persone denunciate per reati fiscali ed associativi. Le indagini hanno riguardato due ditte dell’Altotevere e altri operatori con sedi a Perugia, Pesaro-Urbino ed Arezzo. Secondo la Gdf, l’organizzazione provvedeva a falsificare i documenti perché – all’atto dell’immatricolazione – risultasse come l’Iva fosse stata già assolta nel paese comunitario di provenienza della vettura.