Il futuro della ristorazione, i lunghi iter burocratici, la riapertura delle sagre. Questi gli argomenti che i ristoratori umbri vorrebbero affrontare con la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei.
Carlo Ghista presidente provinciale della Federazione italiana cuochi di Terni, esprime amarezza per l’apertura delle sagre in Umbria, in quanto alcuni ristoranti ancora devono riaprire o sono al 40/50% come forza lavoro e fatturati.
“Il controsenso – spiega Ghisa – è che al ristorante non possono esserci assembramenti, non ci deve essere il buffet, il cameriere che prende le ordinazioni non può entrare in cucina, chi riceve il denaro non può portare i piatti, invece alle sagre è tutto diverso. Magari andrebbe fatta una distinzione e date delle linee guida ben precise. Ancora alcuni dipendenti di ristoranti devono ricevere la cassa integrazione, mentre i titolari delle attività devono ricevere denaro fresco come da decreto liquidità. E’ noto che molte sagre sono tenute da associazioni di volontari, quindi in netta concorrenza con noi ristoratori che paghiamo contributi Inps, Inail, iva al 100% e altre tasse. L’incontro con la presidente Tesei servirebbe a noi ristoratori per un confronto diretto e capire se ci possa essere una collaborazione tra ristoratori e sagre”.