La riattivazione della Ferrovia Centrale Umbra, per la tratta Terni-Perugia, è stata inserita nella bozza del Pnnr (Piano Nazionale Ripresa e Resilienza), next generation Italia, che il Governo sta confezionando per utilizzare gli ingenti finanziamenti post-covid che arriveranno dall’Europa.
La notizia è stata diffusa dall’assessore regionale alle infrastrutture e trasporti, Enrico Melasecche.
“Si tratta di un’opera che costituisce uno degli obiettivi fondamentali del programma di governo di questa Giunta regionale e ci siamo riusciti grazie all’interessamento della presidente Tesei che si è spesa in tal senso fin dal primo colloquio romano con la ministra De Micheli. Pur nella sua provvisorietà – ha affermato Melasecche – questo primo documento rappresenta una scelta non eludibile facendo parte la FCU delle cosiddette Ferrovie interconnesse e per le quali è previsto un finanziamento di 0,734 miliardi di euro di cui 150 milioni da noi chiesti, come da contratto di programma Regione, MIT, RFI siglato anni or sono ma fin qui non rispettato”.
“Va detto – ha sottolineato Melasecche – che non intendiamo abbandonare al proprio destino né la tratta nord-nord Città di Castello-Sansepolcro, men che meno l’utilizzo della tratta terminale Cesi-Terni come metropolitana di superficie, progetto gemello al Sant’Anna-Ponte San Giovanni ma dalle giunte precedenti, regionale e comunale ternana dimenticato in qualche cassetto, nonostante la spesa già effettuata di oltre 15 milioni di euro, con il raddoppio dei binari, la realizzazione di molto costose opere civili e di varie stazioni ristrutturate e poi abbandonate al vandalismo”.