Il lungo addio a Raffaella Carrà è iniziato oggi pomeriggio con il corteo funebre che si è mosso dall’abitazione dell’artista, ha attraversato i luoghi simbolo del suo lavoro (Auditorium, Teatro delle Vittorie, via Teulada, viale Mazzini) e poi ha raggiunto il Campidoglio. dove è stata allestita la camera ardente, lei che non era nata a Roma ma che nella Capitale viveva da oltre 40 anni e nella Capitale ha conosciuto tutti i suoi maggiori successi. Dunque, una cittadina di Roma acquisita per questo motivo il sindaco di Roma, Virginia Raggi, ha offerto la sede della protomoteca comunale per la camera ardente.
Sergio Iapino e i famigliari della Carrà hanno accompagnato il feretro durante il corteo funebre.
La camera ardente sarà visitabile oggi fino alle ore 24.
Giovedì 8 luglio dalle ore 8 alle ore 12 e dalle ore 18 alle ore 24
I funerali si svolgeranno venerdì 9 luglio alle ore 12 nella chiesa di Santa Maria in Ara Coeli, nella piazza del Campidoglio.
IL DOLORE DEL REGISTA SPAGNOLO PEDRO ALMODOVAR
“Sono affranto, ho perso un’ amica che adoravo – ha detto all’ ANSA il regista ricordando Raffaella Carrà – tutta la Spagna la adorava, anzi la adora. E’ davvero una grande perdita e questa tre giorni di esequie con cui l’ Italia la ricorda è proprio giusta, quasi dei funerali di Stato”.
Tra le prime a rendere omaggio a Raffaella Carrà è stata Maria De Filippi che è arrivata nella sala della protomoteca da un ingresso laterale, accompagnata da Sergio Iapino. La De Filippi si è fermata alcuni minuti davanti al feretro e poi si è intrattenuta con i parenti della show girl scomparsa.
Alla camera ardente si è recata anche Vladimir Luxuria: “.”Lei era un simbolo di libertà in una società sessuofoba – ha detto fermandosi a parlare con i giornalisti. La sua è stata una rivoluzione con il sorriso, è stata spesso vicino a noi e alle famiglie arcobaleno. E’ stata la colonna sonora di tutti i nostri pride”.
Renzo Arbore e Pippo Baudo sono arrivati insieme : “”Nessuno di noi pensava che Raffaella fosse ammalata, ha dato un’ enorme prova di forza e coraggio anche in questo. Abbiamo avuto una grande artista che ci ha invidiato tutto il mondo” ha detto Baudo.
“Ho ritrovato su YouTube il filmato del debutto di Raffaella In un mio programma nel 1969 – aggiunge Arbore. Era una ragazzina, senza trucco e già dimostrava tutta la sua umanità, modestia e capacità di parlare con i giovani. Già allora si poteva intuire che sarebbe diventata una diva
internazionale”.