Ha scritto una lettera di ringraziamento al Presidente del consiglio comunale di Terni, la senatrice Liliana Segre per ringraziare i consiglieri comunali che le hanno inteso conferire la cittadinanza onoraria. Il messaggio è stato letto dal presidente Francesco Ferranti all’inizio della seduta dell’odierno consiglio comunale.
“Stimato Presidente, è un onore – scrive Liliiana Segre – per me aver ricevuto la cittadinanza onoraria della vostra Città, che dunque da oggi sarà anche un po’ mia.
Questa onorificenza crea fra di noi non solo un legame morale, ideale e civico, ma rafforza un idem sentire democratico radicato nei principi e negli istituti della nostra Costituzione repubblicana ed antifascista.
Quest’anno poi che abbiamo dovuto vedere una nuova guerra in Europa, con l’aggressione della Russia all’Ucraina, con le città bombardate, con migliaia di morti innocenti, con la fuga di milioni di persone dalle loro case e dal loro paese, con le esecuzioni sommarie. Una situazione che rende tanto più importante sia coltivare la memoria, sia diffondere la cultura della pace e della solidarietà.
Primo Levi ci ha messo per sempre sull’avviso: è accaduto, può accadere ancora. Può accadere ancora se non stiamo attenti, se non esercitiamo intelligenza, conoscenza e responsabilità. In prima persona.
Vorrei che la mia Cittadinanza Onoraria di Terni avesse appunto questo valore: di testimonianza della Memoria della Shoah, ma anche di monito a che sempre rimangano vigili le coscienze, le Istituzioni, ogni singola persona.
Purtroppo comprensibili ragioni non mi consentono di essere presente in Città come vorrei. Ci tengo però che giunga all’intero Consiglio Comunale e alla Città tutta, insieme ad un sentito ringraziamento, l’augurio di un futuro di prosperità e di progresso morale e civile“.
“Le parole che arrivano dalla senatrice a vita – ha commentato il presidente Ferranti – sono di altissimo valore civico e morale e non possono che far riflettere. Sono le parole di chi ha conosciuto sulla sua pelle le contraddizioni e gli errori che gli uomini producono quando sono mossi dal fanatismo, dalla guerra, dalla sopraffazione dell’altro.
Con orgoglio me ne faccio portavoce nei confronti del consiglio comunale che tanta attenzione e sensibilità ha dimostrato con il suo voto unanime. Me ne farò portavoce, per quanto possibile, verso la cittadinanza tutta, affinché i valori della democrazia, tolleranza e partecipazione siano sempre di più fondanti per la nostra comunità”.