foto di copertina da sportcafe24.com
Il neopromosso Venezia nelle battute iniziali del campionato di B ha dimostrato di avere una difesa di ferro anche se non è riuscito ad essere efficace in avanti. 2 gol subìti e tre realizzati in sei partite fanno capire di essere di fronte ad una squadra che brilla nella fase difensiva, ma che ha qualche problema in più in fase di realizzazione.
Diversi i giocatori che sono stati ceduti da Giorgio Perinetti, uno dei più in vista e validi dirigenti sportivi italiani, come il portiere Facchin, finito alla Reggiana, ed altri calciatori come Pellicanò ( Albinoleffe ), Pederzoli ( Piacenza ), Caccavallo al Cosenza e Baldanzeddu e Sambo svincolati.
Non molti sono i giocatori rimasti di coloro che sono stati i protagonisti di una splendida promozione dopo tanti anni di Lega Pro e tra questi si possono citare Domizzi, Zampàno, Bentivoglio, Garofalo, Falzerano e Gejio.
Ed eccoli allora i nuovi: da Audero, portiere della Juventus, ad Andelkovic, un difensore prelevato dal Palermo, da Bruscagin, altro difensore in forza nella passata stagione al Latina, a Del Grosso, ex Spal, ai centrocampisti Suciu, arrivato dal Pordenone, a Pinato, ex Latina, a Signori, dal Vicenza, e agli attaccanti Zigoni dalla Spal e a Mlakar dalla Fiorentina. L’ultimo ad arrivare in laguna è stato Piergiorgio Gori, portiere, svincolato.
Il campionato dei lagunari era iniziato subito bene con un pareggio in casa con la Salernitana e con una una vittoria contro il Bari in trasferta dopo una partita dominata dai pugliesi. Alla prima vittoria stagionale ha fatto seguito il pareggio in casa per 0-0 con lo Spezia ed il pareggio su un campo difficile come quello di Avellino per 1-1.
L’ultimo incontro, infine, lo ha disputato, perdendolo, in casa contro il Parma , che con i tre punti conquistati ha puntellato la pericolante panchina dell’ex rossoverde Roberto D’Aversa.
Attenzione, però, perchè la squadra di Filippo Inzaghi si difende con tanti uomini dietro la linea della palla, ma è pericoloso nelle ripartenze. La partita, insomma, nasconde delle insidie. Sta alla Ternana evitarle, ragionare senza farsi prendere dalla frenesia. La partita dura 90 e più minuti e quindi non deve avere la fretta di archiviarla subito.