Nel 1933, otto anni dopo la pubblicazione del Mein Kampf, Hitler scrisse e illustrò un libro per ragazzi, sotto consiglio di Joseph Goebbels, con lo scopo di propagandare il nazionalsocialismo ai giovani tedeschi.
Ne risultò un agile volume dal titolo “Gioventù Hitleriana contro menzogna, stupidità e codardia”, che Goebbels suggerì di ribattezzare, per efficacia propagandistica, “Der Kleine Führer”, Il Piccolo Führer.
Stefano Antonucci, Daniele Fabbri e Mario Perrotta, autori di “Qvando c’era Lvi”, stanno curando l’edizione italiana che Shockdom pubblicherà il 5 ottobre, per dimostrare come il linguaggio possa far passare ogni tipo di idea, anche le peggiori.
Venerdì 29 settembre, il libro sarà disponibile in anteprima nazionale, presso la libreria del fumetto di Terni, Antani Comics, via Armellini 6, per info www.antaninet.it (sarà acquistabile anche con 18app!). Dalle ore 17,30, il disegnatore Stefano Antonucci sarà presente per autografi, dediche e per rispondere alle domande degli appassionati.
“L’idea è di Hitler in persona – afferma uno degli autori, Daniele Fabbri – che nel 1933 scrisse quest’opera di propaganda per bambini – e con la scusa, realizzò di suo pugno le illustrazioni per riscattare il suo ego artistico, mortificato dal doppio rifiuto all’Accademia di Belle Arti di Vienna. Per via della guerra imminente però, il libro non vide mai la luce.La nostra iniziativa di restauro e divulgazione del libro nasce dalla volontà di favorire un approfondimento storico: gli autori satirici si trovano spesso a confrontarsi col problema della memoria storica, e più le persone ignorano i fatti storici, più l’autore satirico deve rinunciare a riferimenti importanti.Per questo ci sembrava utile, sul piano culturale e non solo, riportare alla luce questo importante documento.”
“Il libro – aggiunge Fabbri – inizia con una lunga introduzione in cui Hitler racconta l’episodio, avvenuto probabilmente nei primi anni ’20, del suo incontro con il Piccolo Fuhrer. Questo piccolo bimbo prodigio narra le sue avventure di viaggio verso una varietà di pianeti caratteristici, su ognuno dei quali incontra personaggi affascinanti e bizzarri al tempo stesso, e da ognuna di queste storie trae un insegnamento morale, ricondotto ovviamente verso la morale di Hitler, che tutti conosciamo.A corredo di questi racconti, ci sono una serie di illustrazioni sparse, che esplicitano visivamente alcune parti importanti o comunque simboliche dei racconti.Nonostante i contenuti (che provengono dalla mente nazista per eccellenza), è un libro concepito per essere molto semplice e leggero, d’altra parte era rivolto ai bambini del 1930.”