In Umbria, nel 2024, si sono verificati 2.448 incidenti stradali, che hanno causato la morte di 62 persone e il ferimento di altre 3.403.
Rispetto al 2023 aumentano, più di quanto si registri a livello nazionale, il numero degli incidenti (+7,4%) e quello dei feriti (+8,5%). Si rileva inoltre un incremento particolarmente significativo delle vittime (+37,8%), in controtendenza al lieve calo osservato a livello nazionale (-0,3%).
È quanto emerge dal rapporto pubblicato oggi dall’Istat che registra un anno nero sulle strade dell’Umbria.
Rispetto all’anno 2019 il numero di vittime registra un incremento in Umbria del 21,6%, a fronte di un decremento del 4,5% in Italia.
Nello stesso periodo l’indice di mortalità nella regione aumenta, passando da 2,2 a 2,5 decessi ogni 100 incidenti, mentre a livello nazionale cala leggermente, da 1,8 a 1,7.
Nel 2024 aumenta in Umbria, rispetto al 2019, l’incidenza degli utenti vulnerabili per età (bambini, giovani e anziani) morti in incidente stradale, attestandosi su un valore nettamente superiore alla media Italia (54,8% contro 45,5%).
Nel periodo 2019-2024 l’incidenza dei pedoni deceduti è diminuita nella regione, passando dal 15,7% all’11,3%, un decremento più marcato rispetto a quello registrato in Italia, dove passa dal 16,8% al 15,5%.
Nel 2024 il costo dell’incidentalità stradale con lesioni alle persone in Umbria è di oltre 297 milioni di euro (348 euro pro capite) ed incide per l’1,6% sul totale nazionale. L’incidentalità rimane alta nelle aree maggiormente abitate e nei principali assi della rete stradale regionale. Gli incidenti più pericolosi si verificano, invece, nei centri minori: l’indice di mortalità è pari a 2,2 nei comuni con almeno 15.000 abitanti e a 3,7 negli altri comuni.
L’indice di mortalità cresce nel comune di Perugia, da 0,9 decessi ogni 100 incidenti del 2023 a 3 nel 2024, e rimane pressoché stabile nel comune di Terni, da 0,8 a 0,9.














