La sorella di Carla Depretis torna a chiedere la messa in sicurezza del Ponte di Augusto dopo che un’altra donna, ieri, ha tentato di togliersi la vita gettandosi proprio da quel ponte scelto da Carla per mettere fine alla sua esistenza. La signora è stata salvata in extremis, Carla non ha avuto questa fortuna.
“Sono Roberta Depretis la sorella di Carla Depretis, notissima ed amata commerciante che lavorava a Narni Scalo, che non è stata così fortunata da poter essere salvata da quel medesimo ponte in quel maledetto giorno del 26 dicembre 2018.
Da allora siamo rimaste con mia sorella Enza a cercare di fare il possibile per evitare che in futuro possano ripetersi simili gesti che distruggono non solo intere famiglie, ma anche le generazioni a seguire.
Tuttavia nonostante i nostri appelli tramite media e giornali locali effettuati nel corso del 2018-2019, grazie anche al sostegno del consigliere del comune di Narni Luca Tramini e la notizia, data il 5 novembre 2019, che la pantagruelica ed elefantiaca macchina dell’ANAS per la statale SSTER e la Provincia di Terni (insieme al carrozzone della protezione dei beni culturali di Perugia) per il ponte di Augusto si stessero muovendo, a tutt’oggi – trascorsa con abbondanza la tempesta pandemia – rilevo la realtà.
Vengo subito al concreto: mia sorella Carla e tutte le altre persone che hanno utilizzato quel ponte potevano e dovevano ESSERE SALVATE!
Basterebbe veramente poco per mettere in sicurezza il tutto ma la verità non è solo l’incapacità e l’inettitudine di una classe dirigente, l’accavallarsi delle brutte notizie usa e getta che porta tutti noi a dimenticare presto, la logora e ormai nota obiezione che se una persona ha l’intenzione di farlo lo farebbe comunque…
La verità è tuttavia solamente un’altra: a tutti questi blasonati Funzionari, Dirigenti, Politici non interessa affatto risolvere la questione, loro sperano solo che non si verifichino nuovi casi per mettere così tutto nel dimenticatoio e proseguire nella loro tranquilla inerzia.
A tutti loro chiedo: e se fosse successo a voi di perdere una sorella in quel modo? Se l’assurdo bussasse alla vostra porta all’improvviso – come è successo a me che non sapevo neppure che il ponte fosse accessibile e che non riuscivo a capire come il tutto fosse potuto accadere – avreste a CUORE di risolvere il problema?
Quante persone devono essere salvate in extremis come oggi per fortuna e quante devono morire così per smuovere la vostra coscienza?”