“Cominciamo a raccogliere un consenso importante intorno a qualche nostra proposta editoriale e ciò non può che farci piacere. Dopo il riconoscimento del marchio di qualità per la microeditoria assegnato a “L’uovo di cavalla” del cuprense Antonio De Signoribus, è di questi giorni l’inserimento tra le tre opere finaliste del premio nazionale Demetra sulla narrativa ambientale del libro “Le terre di cristallo” della ternana Maria Cristina Garofalo. Insomma, Zefiro sempre più prova ad alzare lo sguardo nella speranza di intercettare un pubblico attento a proposte editoriali di qualità”.
A parlare è Carlo Pagliacci, titolare della piccola casa editrice fermana, visibilmente soddisfatto per questi risultati.
“Sono felice soprattutto per l’autrice, Maria Cristina Garofalo, perché so con quanta passione ricerca, sogna e scrive e lo sono per le persone che lavorano per e con Zefiro. Questo è un mestiere difficilissimo: ci vuole coraggio e un pizzico di follia nel tenere in piedi una casa editrice indipendente. Io ho cercato di interpretare questo lavoro nel migliore dei modi, certo non sempre riuscendoci perché i limiti sono tanti in termini di sacrifici economici, di risorse, di tempi. Oggi però è un bel giorno e “Le terre di cristallo” è proprio uno di quei libri che val la pena aver pubblicato perché tocca, con grande sensibilità, temi cui sono particolarmente legato: sisma e natura”.