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Tanti bambini che scorrazzano felici e spensierati, una piccola festicciola per celebrare un anno di attività dell’emporio bimbi della San Vincenzo de’ Paoli che si trova in via Pascoli, a Terni.
Anima del progetto una infaticabile Antonella Catanzani, sempre disponibile, appassionata, che non smette mai di credere e di sperare. Ad esempio, l’emporio sopravvive anche per questo anno grazie a un fondo nazionale della San Vincenzo e al contributo della Fondazione Carit, di tanti privati e di alcune attività commerciali. “Per il futuro vedremo, come già accaduto, ci aiuterà la Provvidenza”. Che si manifesta sotto forma di aiuti non previsti. Dalle spese dell’affitto dei locali, all’acquisto di materiali, non è, infatti, semplice portare avanti questo progetto.
“Questo emporio – afferma la Catanzani – rappresenta lo spirito della San Vincenzo che è quello dell’accoglienza, senza pregiudizi, di tutte quelle persone che si trovano in difficoltà, non soltanto in difficoltà economiche ma anche in difficoltà materiali, mancanza di stimoli, di cultura, di amicizie. Qui cerchiamo di dare risposte a questi bisogni, dei bambini. E’ un po’ il crocevia del mondo, secondo me,perché in un anno di attività abbiamo accolto 285 bambini di 24 nazionalità diverse che si sono integrati fra loro, si sono integrati con i nostri figli che sono parte integrante di questo progetto. I nostri bambini ci danno consigli e sono i primi ad aiutarci e, soprattutto, a fare amicizia con questi altri bambini, magari meno fortunati di loro ma che qui si sentono alla pari rispetto a tutti gli altri”.
In questo anno di attività l’emporio ha distribuito tante cose, nonostante le difficoltà: “Abbiamo cercato di non far mancare nelle case di queste famiglie tutti quei beni essenziali per i bambini e che servono a non farli sentire discriminati rispetto a tutti gli altri, ad esempio quando vanno a scuola,a cominciare dal corredo scolastico, gli zaini, i quaderni”.
In questo emporio sono assistiti soprattutto bambini stranieri ma, in generale, la San Vincenzo a Terni assiste oltre 3 mila persone e oltre la metà delle famiglie è di nazionalità italiana.
“Nel quartiere siamo stati accolti bene -afferma ancora Antonella Catanzani – coloro che erano perplessi sono stati i primi a bussare alla nostra porta e ci hanno portato delle cose. Se le persone si conoscono , non c’è paura e si superano tanti pregiudizi.”
Antonella ha un desiderio, per questo secondo anno di attività, che nel centro della San Vincenzo i bambini possano avere gratis quelle cose per le quali oggi bisogna pagare:” corsi di musica, corsi di danza, recitazione, corso di inglese. Vorrei che fosse un insieme di tante offerte che non si possono permettere e poi vorrei tanto che quelle mamme che oggi vengono da noi a prendere tante cose, domani vengano solo per amicizia perché hanno superato i loro problemi”.
Tra i presenti, Mario Fornaci, ex presidente della Fondazione Carit e don Luca Andreani: “io sono contento di stare qui – ha detto don Luca – perché questo è un luogo bello ed è un luogo di bellezza; sono belli i bambini, sono belle le famiglie è bello il modo di stare qua. Il bello sarebbe che ci sia per tutti ciò che giusto e questo giusto sarebbe ciò che serve a un padre di famiglia per sfamare dignitosamente e serenamente tutta la sua famiglia. Questo è bello: che ogni padre e madre di famiglia abbia ciò di cui necessita, al di là dei meriti , e i bambini si possano sentire pienamente amati, questa è la giustizia. Qui celebriamo -ha aggiunto don Luca – questa bellezza, almeno ci proviamo perché questa società non la facilita. Questo centro è bello perché è un piccolo paradiso”.