Si e’ notato che l’uso esagerato della mascherina provoca un maggior assorbimento di anidride carbonica con aumento di attacchi di panico
Una recente scoperta ci porta alla conoscenza del fatto che l’attacco di panico, il quale colpisce 2.500.000 persone, in prevalenza donne, può essere generato da una molla neurochimica capace di scattare in presenza di una certa quantità di anidride carbonica nei chemorecettori cerebrali, diventati troppo sensibili, presenti nelle aree cerebrali.
Quindi, chi soffre di attacchi di panico possiede un sistema di allarme più sensibile che suona anche se non vi è necessità impellente….
Come più volte ho accennato, la Psicoterapia Cognitiva aiuta la persona a distinguere i pensieri automatici negativi che generano l’attacco di panico.
L’importante scoperta sta nel fatto che questi pensieri automatici vengono generati non da un cronico pessimismo della persona, ma da un eccessivo allarmismo dovuto alla ipersensibilità dei chemorecettori dell’anidride carbonica. E’ come se si fosse sviluppata nel tempo una intolleranza specifica del nostro organismo, all’anidride carbonica. per cui lo stesso organismo si ribella diventando ipersensibile all’agente nocivo stesso, con il risultato di una produzione di pensieri bizzarri.
Possiamo spiegare ora il perchè del dilagare di questo disturbo tra la società dei nostri tempi, visto il tasso di inquinamento che, purtroppo, siamo condannati a subire nella vita moderna.