“Siamo il popolo di Valentino che accoglie di porre al centro l’amore, quello fatto di sentimenti autentici, di generosità, di promozione della libertà, di rispetto, di servizio alle persone sane e malate, il dono anche della propria vita per salvare la vita degli altri. Una consegna nobile e alta per una società gioiosa, pacifica, tollerante, rispettosa di tutti che non ha nulla a che vedere con passioni sganciate dalla nobiltà dei sentimenti, amorazzi di stagione, amori imposti, possessivi, violenti, femminicidi.”
Lo ha detto Mons. Giuseppe Piemontese nel pontificale di San valentino tenuto questa mattina in Duomo.
Il vescovo ha anche scosso il mondo politico richiamandolo ai suoi doveri, elencando una serie di questioni irrisolte. In primis, la povertà.
“San Valentino – ha affermato Mons. Piemontese – trova quest’anno la chiesa diocesana impegnata nella visita pastorale, trova la città con una nuova amministrazione animata da progetti di risanamento dal dissesto economico-finanziario e di rilancio e, tuttavia, i cittadini lamentano un degrado strisciante, come una malattia, in alcune parti del suo territorio, del corpo sociale. Degrado che corre e rischia di diventare cronico e irreversibile. Saranno le mie impressioni esagerate? forse.Piazza Duomo e la visita pastorale che sto compiendo da due anni sono postazioni privilegiate di osservazione e di conoscenza. La processione quasi quotidiana di persone che pensano di trovare nel vescovo quel santo protettore che possa aiutarli a venir fuori da condizioni di disoccupazione, di indigenza, di ingiustizie, di insicurezze, mi lascia triste e sconfortato perché impotente a dare sollievo a tanta povertà, sofferenza e disagio.”
Il vescovo ha poi fatto riferimento ad alcune emergenza della nostra città “perché con l’impegno comune possiamo dare vigore a una nuova speranza.
1) Vanno incentivati il sostegno e la cura della cultura, patrimonio della nostra gente , della pacifica convivenza, della solidarietà, del rispetto delle persone, dell’accoglienza, dell’integrazione civile e sociale, della partecipazione di tutti al bene comune,
2) Sottolineo la preoccupazione, a livello nazionale e locale, di un inverno demografico , foriero di sterilità generalizzata e dell’avvento di una società di vecchi. La disoccupazione, specie quella giovanile, tende ad accelerare tale fenomeno perché spinge i giovani ad emigrare. Non possiamo assistere ad un fenomeno migratorio al contrario delle forze più valide e innovatrici dei nostri territori.
3) Va superata la lentezza della burocrazia della macchina amministrativa che a volte si traduce in vero e proprio ostruzionismo, quasi una persecuzione che scoraggia quasi , a livello nazionale e locale, l’avvio di qualsiasi progetto di impresa e di sviluppo della collettività con mortificazioni in termini di slancio umano e perdita di risorse finanziarie
4) Il tema dell’ambiente della nostra città al centro di un dibattito aspro e ricorrente non può essere trattato in termini prudenti poiché è uno dei problemi più urgenti. La qualità dell’aria, la messa in sicurezza delle discariche, il monitoraggio delle malattie respiratorie e tumorali, la cultura ecologica, chiedono un supplemento di attenzione da parte di amministratori, politici, forze di polizia, cittadini tutti, imprenditori.
Visitando le parrocchie si è presi da un sentimento di sconforto nel vedere giardini e parchi cittadini in stato di abbandono dove il vandalismo e la stoltezza di gruppi ristretti di nuovi barbari completa la devastazione.”
Infine il vescovo si è rivolto ai cattolici. “Vorrei suonare la sveglia ai cristiani laici – ha detto – perché svolgano la missione di rientro e impegno politico nella società. A tale proposito – ha annunciato – è in via di organizzazione una scuola di formazione socio-politica di dialogo civile nella società, sulla scia di cattolici e menti illuminati che in passato hanno contribuito al bene dell’Italia.”
LA DIRETTA STREAMING DEL PONTIFICALE DI MONS. GIUSEPPE PIEMONTESE
تم النشر بواسطة Terni in Rete في الأحد، ١٠ فبراير ٢٠١٩