Rischia di essere un altro weekend in salita quello di Danilo Petrucci, che sulla pista di Valencia – ultimo appuntamento della stagione – scatterà solamente 15°. Un risultato in parte prevedibile (il tracciato spagnolo non è mai stato prodigo di soddisfazioni per il ternano) ma che complica i “conti iridati”: per la classifica di Danilo, che deve blindare l’8° piazza dall’assalto di Cal Crutchlow (comunque distante 17 lunghezze), e per quella di Dovizioso, che per aggiudicarsi il titolo 2017 dovrebbe vincere la gara e sperare in una debacle di Marquez (da 12° in giù), magari grazie all’aiuto dei compagni ducatisti.
Sin dal venerdì invece il cronometro è stato nemico di Petrux, 14° nella terza sessione di libere e costretto ad affrontare la “tagliola” della Q1. Trappola purtroppo non superata, anche per la concorrenza spietata che ha trovato in pista – basti pensare che Maverick Viñales, escluso anche lui dalla Q2, partirà 13°. La 15° posizione finale di Danilo testimonia le difficoltà di messa a punto, già emerse nel venerdì quando la squadra era stata costretta a stravolgere completamente l’assetto: «Abbiamo avuto molte difficoltà e cambiato tante cose in questo weekend» ha ammesso «Siamo tornati anche al set up di inizio stagione ma non siamo riusciti a fare un passo in avanti importante. Credo comunque che la Top 10 sia possibile» ha concluso il ternano al termine della sessione.
Non è andata molto meglio ad Andrea Dovizioso (9°), distaccato di mezzo secondo dal compagno Lorenzo (4°) e di 2 decimi dal collaudatore Michele Pirro (schierato anche lui con una Ducati ufficiale e 6° al termine delle qualifiche). Il forlivese deve recuperare 21 punti a Marquez. Tradotto: serve una gran rimonta – il 2° posto non basterebbe nemmeno in caso di ritiro del rivale – e una prestazione sottotono del folletto di Cervera. Lo spagnolo, dal canto suo, fa registrare l’ottava pole stagionale ma deve guardarsi dal suo nemico più pericoloso: se stesso. Già, perché al netto di un tempo eccezionale il campione del mondo è caduto nuovamente (dopo la scivolata delle libere), portando così a 26 il numero totale di capitomboli quest’anno.
Per quanto riguarda gli avversari “esterni”, invece, da segnalare l’ottimo Johann Zarco 2° e ancora in cerca della prima vittoria in carriera. A completare la prima fila un ritrovato Andrea Iannone, 3° con la Suzuki, anche grazie al traino di Pedrosa (5°). Settimo Valentino Rossi ancora alle prese con una Yamaha in costante regressione. Domani il via della gara alle 14:00, in diretta su Radio Galileo.
(Giulio Sacco)