«Non mi sento sotto esame, ma sulla graticola mi ci metto da solo». Con queste dichiarazioni aveva iniziato il weekend di Motegi (Giappone) Danilo Petrucci, commentando il momento (purtroppo lungo) di difficoltà che sta vivendo dalla pausa estiva. Il desiderio di tornare nelle prime posizioni della MotoGp era tanto, ma ancor più quello di recuperare lo svantaggio rispetto ai compagni di squadra. Se il primo obiettivo non è riuscito, il secondo è stato raggiunto nelle qualifiche di Motegi, con il ternano allineato ai tempi di Andrea Dovizioso e Jack Miller.
Già dalle prove libere Petrux aveva registrato sensazioni positive, riuscendo ad accedere direttamente alla Q2 (seconda sessione di qualifiche, in cui i migliori 12 si affrontano per la conquista della pole position), e facendo segnare addirittura il miglior tempo nella terza sessione, sotto la pioggia. Anche oggi, con meteo nuvoloso e pista quasi asciutta, il 28enne di Terni è riuscito ad avere una prestazione all’altezza dei colleghi, conquistando un 8° posto, subito alle spalle degli altri due ducatisti. La terza fila non è certo il risultato a cui ambisce la rossa – che, anzi, deve interrogarsi sul suo generale stato di crisi –, ma i distacchi risicati dai compagni sono il segno di una ripresa da parte di Danilo: Andrea Dovizioso (7°) è distante appena 17 millesimi, Jack Miller (6°) poco meno di un decimo. A preoccupare ora, perciò, è più la moto che il pilota.
«Il nostro obiettivo era fare almeno la seconda fila, ma le condizioni del tracciato erano decisamente complicate» ha spiegato a freddo Danilo, continuando «Era facile commettere un errore e purtroppo l’ho fatto proprio nell’ultimo giro, non riuscendo a migliorare il mio tempo. Penso comunque che domani potremo essere competitivi e, anche se parto un po’ indietro, sono convinto di poter fare una bella gara» ha concluso.
Di fronte all’involuzione della Ducati non sono rimaste a guardare le case giapponesi, che ancora una volta hanno monopolizzato la prima fila. In pole, ancora una volta, si conferma il campione del mondo Marc Marquez (Honda) che ha preceduto di un decimo le Yamaha Petronas di Franco Morbidelli (2°) e Fabio Quartararo (3°). Dietro la Yamaha ufficiale di Maverick Viñales (4°) si è piazzata un’altra Honda, quella clienti di Cal Crutchlow (5°), a conferma di un momentaneo dominio delle marche nipponiche. Subito dopo il già citato terzetto Ducati Aleix Espargaro (9° su Aprilia) e Valentino Rossi (10°), che sta cercando di ritrovare competitività ed entusiasmo per le ultime gare della stagione. Undicesima e dodicesima le Suzuki di Alex Rins e Joan Mir.
Domenica, con un meteo che si preannuncia incerto, sarà ancora una volta caccia a Marc Marquez. Il neo-campione del mondo, libero da pressioni iridate, cercherà di vincere ancora per strappare altri record, e le Yamaha sembrano le uniche capaci di tenergli testa. Non ci resta che aspettare il via della gara, domani alle 8:00 italiane.
(Giulio Sacco)