Danilo Petrucci saluta la MotoGp con un 18° posto sul circuito Ricardo Tormo di Valencia. Il pilota di Terni, visibilmente emozionato dopo la gara, ha condiviso il ritiro dal Motomondiale con il maestro e amico Valentino Rossi, che ha chiuso oggi la sua straordinaria carriera durata 26 stagioni.
Il prossimo anno Petrux sarà impegnato nel fuoristrada, correndo la Dakar in sella a una Ktm. E nulla vieta di sperare in un eventuale rientro in futuro nel Motomondiale o nel campionato Superbike. Per il Dottore, invece, la gara di oggi è l’ultimo atto di una carriera leggendaria: 9 titoli mondiali, 115 vittorie, 235 podi, e un turbinio di emozioni che nemmeno questi numeri da capogiro possono raccontare. Al termine della corsa, che Rossi ha chiuso decorosamente in 10° posizione, tutti i piloti gli hanno reso omaggio circondandolo per salutarlo e tributargli i giusti onori.
L’affetto delle tribune gremite di magliette gialle numero 46 e il rispetto degli avversari di oggi e di ieri sono riusciti a commuovere il Dottore, solitamente sorridente e solare. La gioia che ha regalato agli appassionati di motori in questi 26 anni è stata immensa. I risultati deludenti delle ultime due stagioni hanno forse aiutato a metabolizzare l’idea di non vederlo più in pista, a regalare emozioni e adrenalina. Eppure, l’impressione è che, già pochi secondi dopo la sua ultima bandiera a scacchi, questo mondo inizi a sentirne mancanza.
Non sembra esserci all’orizzonte un possibile erede che ne raccolga il testimone, nemmeno sul podio di giornata, monopolizzato da Ducati ma offuscato dallo storico ritiro del Dottore. Il vincitore della corsa, Francesco Bagnaia, è un allievo Rossi e gli ha dedicato il trionfo. Dietro di lui le altre Ducati di Jorge Martin (2°) e Jack Miller (3°). Quarto Joan Mir (Suzuki), davanti al campione del mondo Fabio Quartararo (5°) e all’altra Ducati di Zarco (6°).
(Giulio Sacco)