È pronto a partire il nuovo centro Amazon di Narni: in quella che è diventata davvero un’area logistica funzionante, un capannone già bell’e pronto aspetta solo i dettagli per innalzare le famose insegne. Non sarà gestito direttamente dalla società americana ma funzionerà sotto la sua supervisione come distribuzione per il Centro Italia. Sembra essere un primo passo incoraggiante e si prevede già adesso pure un bell’incremento di occupazione.
L’Area Logistica nella ex Succhiarelli si è costruita da sola, giorno per giorno, capannone per capannone, sino ad arrivare alla consistenza attuale. Tanto per dire, ci sono le sedi della Brt, della Gpsrl, della Spedinational express, della Spedex international, di Arco Spedizioni. E da qualche tempo anche della Goway Express, che vi si è trasferita da pochissimo. Lì davanti, divise solo dalla Marattana, anche la Narnispeed. Ovviamente, tutte queste società fanno da hub, da riferimento, agli spedizionieri nazionali e fungono da distributori per la provincia di qualsiasi tipo di merci rinfuse. Globalmente si contano oltre duecento dipendenti solo nel mondo della spedizione.
L’area è privata e la proprietà lascia un po’ a desiderare per l’asfaltatura delle strade ma di sicuro vi porrà rimedio quanto prima. E per dire della spontaneità dell’area, ci sono pure le sedi della Industria Italiana Ponteggi, dell’Officina Monesi, della Aginox, e della Gemi. Ed anche di un pastificio, la Pasta del Frate, e poi anche un caseificio. Tanto per continuare l’elenco vi trovano sede un deposito di frutta e la Wde Maspell, specializzata nella lavorazione del legno. Entrerà a breve nell’area anche il Consorzio agrario che ora si trova un po’ più avanti.
In definitiva un grande “incubatoio che ha interessi diversi ma poca attenzione da parte di molti. L’arrivo del business della Amazon potrebbe, e sicuramente lo farà, cambiare le carte in tavola, facendolo diventare ancor più concorrente. Viene però da pensare al futuro della Piastra Logistica di Terni e Narni di proprietà della Regione, nata proprio per intercettare queste attività di trasporto. E che rimane desolatamente vuota. Ma chissà a chi era venuta quella idea brillante?