“Pullman e automobili dappertutto”: dicono gli autisti di Busitalia: “due nostri mezzi sono stati strisciati da altri bus del noleggio privato, strisciati perché fisicamente non ci si entrava”. La situazione più complessa sabato 20 settembre in quanto c’erano circolanti pure i bus delle scuole che intasavano il Suffragio: i mezzi pubblici solo di BusItalia sono arrivati ad otto parcheggiati contemporaneamente. Poi dalle parti della recinzione del cantiere c’era una fila di macchine che impedivano qualsiasi movimento.
Gli autisti si domandano che cosa dovrà accadere perché i capolinea vengano spostati a Narni Scalo prima dell’ingresso del centro abitato e decongestionare così il Suffragio. E cosa dovrà accadere perché ci sia la segnaletica orizzontale e che tutti la rispettino. E cosa dovrà accadere per poter mettere un vigile, un volontario, qualcuno, all’altezza del Monumento per impedire l’accesso al Suffragio quando questo è completo.
I turisti girano in continuazione nella speranza vana di trovare un parcheggio, che oggi non c’è e che non sanno nemmeno dove sarà costruito in futuro.