Un pezzo di soluzione alla carenza sempre più assillante dei parcheggi al Suffragio la propongono, a sorpresa, gli autisti di BusItalia, che lì ci fanno anche capolinea: “Perché non spostare il deposito dei bus a Narni Scalo nell’area adiacente al Cimitero? Sarebbe più comodo per noi, per tutti”. E si libererebbero almeno trenta posti auto, preziosissimi ora, e anche domani. La direzione di BusItalia è d’accordissimo: “A noi serve una recinzione di un’area nemmeno troppo complicata: quella zona che indicano gli autisti ci va benissimo” spiegano al telefono. Insomma, sarebbero contenti tutti. E soprattutto sarebbero contenti quella trentina di automobilisti che troverebbero parcheggio, con gli spazi oggi mangiati dall’incomprensibile “bretella Suffragio – Superconti”
È che in quegli spazi ci parcheggiano anche cinque bus della società pubblica contemporaneamente, creando confusione e sottraendo spazi: lungo la strada tratteggiata del Suffragio ci dovrebbero essere solo due pensiline per fare salire o scendere i passeggeri, come fosse una fermata qualsiasi. Così come i bus turistici che potrebbero anch’essi andare a Narni Scalo. Le pensiline, tra l’altro, sono davvero necessarie dal momento che chi attende i bus si deve attrezzare in mezzo all’assolatissimo parcheggio, cercando ogni angolo di ombra.