Eccola ancora l’acqua odorosa di San Giovanni, pronta domani mattina , 24 giugno, a Vicolo Belvedere di Narni, proprio sotto l’edicola sacra della Madonna del Vicolo, appunto.
C’è chi ha voluto continuare questa tradizione, antica e misteriosa, ripresa da qualche anno: già ora le essenze, in gran parte raccolte proprio nel vicolo (timo, rosmarino, salvia, basilico, maggiorana, alloro, finocchio pazzo, ginestra) insieme alle rose, sono a macerare nel grande catino di ottone, da dove sale il profumo acuto e dolce contemporaneamente, che sprigiona il miscuglio, anche bello da vedere. Manca però la parte più importante: l’”intervento” di San Giovanni: nella notte, l’acqua rimarrà all’aperto in attesa che proprio il santo la cui festa cade il 24 giugno, spanda su di essa il santo tocco.
E’ vero, questa dell’acqua è una festa contadina, di tradizione ma che raccoglie lo stesso sensazioni e voglia di soprannaturale: lavarcisi significa darsi un buon augurio per la giornata, per l’anno, almeno per il semestre, sino alla prossima festa di San Giovanni, L’Evangelista, che si celebra il 27 dicembre.
Lavarcisi significa anche diventare più belli, dentro e fuori, ovviamente una regola che vale solo per chi lo vuole, solo per chi ci crede. Ma è la festa dell’estate, delle corti notti e dei giorni infiniti, delle lucciole, del grano che cade, lontano, nella Conca, nei campi.
Insomma, senza farla troppo lunga, l’Acqua odorosa è un’occasione per guardarsi dentro. E al Vicolo Belvedere questo lo sanno e la preparano con molto piacere. Il grande bacile d’ottone, molto bello, sarà riposto domani mattina e per motivi strettamente igienici, l’acqua inserita in un piccolo barilotto con una cavola: ognuno può prenderne quanto ne vuole. “Il bacile sarà pronto a tornare quando i virus, e tutto quello che c’è di negativo nel mondo, torneranno nel posto dove devono stare – dicono gli organizzatori – e buona festa di San Giovanni”.
Per arrivare all’acqua odorosa basta scendere a Piazza Trento: lì un cartello indicherà il luogo preciso.