Un’altra spiaggia si è aggiunta a quella di Maiemi lungo l’asta del Nera sotto Narni: il Lecinetto. Nessuna scoperta a dire il vero perché era frequentata dai giovani narnesi da tempo immemore ma ora si sta riempiendo anche per un altro motivo: sempre più atleti che si fanno a nuoto il chilometro di fiume che da Lecinetto arriva sino a Maiemi, in un contesto di grande effetto e in sicurezza, per poi ritornare attraverso le Gole del Nera.
Tra l’altro la discesa del fiume ha avuto un grande successo a Parigi durante le Olimpiadi, con la Senna protagonista e quindi piace sempre di più. Manco a dirlo, il Nera, anche se irreggimentato dalle dighe, è pur sempre un fiume e le sicurezze dovrebbero essere prese ogni volta, per evitare disastri.
Sempre al Lecinetto viste con sempre maggiore frequenza delle comitive che ne adoperano l’arenile di sabbia per prendere il sole e fare il bagno. Come un tempo facevano i giovani degli Anni ’50, ripresa pure l’usanza di gettarsi dal ponticello nella pozza profonda almeno sei metri. Insomma, il fiume sta mettendo in mostra tutte le sue bellezze, una per volta in attesa che si riprenda anche con le Mole nella parte terminale. L’unica novità negativa è il Laghetto della Carestia che si trova cinque metri più in alto nel terrapieno davanti alla ex pizzeria “Da Palmira”.
E’ asciuttissimo, eppure anche esso era un’attrazione importante che portava acqua e frescura anche ad un livello più alto. La leggenda dice che si riempiva quando c’era in vista una carestia, da cui il nome, e si riempiva con una vena d’acqua che scendeva dal Monte di Santa Croce. Anche per sfatarla, quelli della pizzeria lo riempivano con una pompa prendendo l’acqua dal fiume. Però se la leggenda ha un minimo fondamento, la carestia, in qualsiasi forma si presenti, è molto lontana.