Dallo scontro con i residenti di 6 anni fa all’ampliamento odierno dell’emporio della Caritas di via Vollusiano a Terni.
Sei anni, dunque, non sono passati invano. Non c’è stata alcun problema di ordine di pubblico e nemmeno di svalutazione degli immobili, come qualcuno paventava, se non quello derivante del mercato moribondo.
Per ricordare il clima di allora ripubblichiamo le immagini del duro confronto fra l’allora Mons. Ernesto Vecchi e i residenti di via Vollusiano che si opponevano alla realizzazione dell’emporio.
Oggi , 6 anni dopo, l’emporio è stato ampliato e non c’era nessuno a protestare. Nuove stanze che ospiteranno il centro di ascolto della Caritas, il primo passo per conoscere le persone, i loro bisogni primari, le necessità prima di intraprendere un percorso di supporto. Tra l’altro l’emporio distribuisce alimenti, indumenti e consente anche di poter usufruire del servizio docce.
Il centro sarà dotato di un laboratorio di partecipazione e innovazione sociale che sarà uno spazio permanente di aggregazione sociale e accelerazione di idee dedicato ai cittadini e organizzazioni del territorio per sviluppare nuove forme di collaborazione (servizi collaborativi), luogo di aggregazione con funzioni polivalenti, marcato territorialmente, che può diventare incubatore di aiuto e collaborazione tra persone e gruppi. Il laboratorio sarà inoltre il luogo in cui raccogliere proposte e idee per la rigenerazione di spazi in disuso (come l’ex cinema Antoniano, zona nord). In questo contesto si propongono nuove modalità di decisione e di azione.Il laboratorio sarà un punto di riferimento permanente sul territorio per attrarre creatività e potenzialità,talenti e risorse dalla comunità territoriale per nuovi servizi collaborativi da sviluppare a livello del microcosmo quartiere o di territori più piccoli;di attivazione di reti territoriali e intelligenza collettiva;di raccolta di idee per sviluppare progetti innovativi. Tale collaborazione si concretizzerà con l’elaborazione partecipata di due regolamenti in due quartieri (Cardeto zona nord e un quartiere nella zona est).I regolamenti saranno elaborati dagli stessi beneficiari e serviranno a sostenere e rendere più semplici le esperienze di autogestione condominiale e le buone pratiche di vicinato. Il laboratorio urbano sarà inoltre il luogo per coinvolgere i cittadini nella coprogettazione esecutiva delle attività di progetto (condominio di comunità, laboratorio di recupero e riciclo, piattaforma digitale, start-up).
Il Centro polifunzionale prevede anche la realizzazione di un centro di produzione e post-produzione video che sarà messo a disposizione di giovani e altre persone con difficoltà economiche e a pagamento per gli altri utenti,dove saranno realizzati anche laboratori di apprendimento.
“Sono ammirato da quello che ho visto – ha detto il prefetto Paolo De Biagi – se da un lato questa è la testimonianza di un disagio sociale che noi conosciamo e di cui abbiamo consapevolezza dall’altro è anche la testimonianza di una voglia di solidarietà e di uno spirito di solidarietà che la comunità locale non ha mai fatto mancare.”
“Sono esperienze di solidarietà che diventano sempre più importanti – ha affermato il sindaco Leonardo Latini – in un mondo che ci vuole vedere come individui chiusi in noi stessi e incattiviti da una crisi che cerca di spezzare ogni legame. Situazioni cui spesso le istituzioni non riescono a dare risposte.”
“Terni è una città generosa, è una città accogliente – ha detto il vescovo, Mons. Giuseppe Piemontese – chi viene da fuori questo lo capisce subito. Il dialogo e la convivenza serena sono vivi e presenti e io ringrazio il Signore per questo.E tutti quanti noi, chiesa e società civile, dobbiamo mettere in cantiere opere che accrescano la capacità di accoglienza e il superamento delle difficoltà e delle paure che oggi ci sono. Paure che, a mio avviso, sono un po’ più grandi di quelle che la realtà ci presenta.”
Oltre al vescovo, al prefetto e al sindaco sono interventi alla inaugurazione, il presidente della giunta regionale, Fabio Paparelli, il questore di Terni, Antonino Messineo, il comandante dei carabinieri, Davide Rossi, il maggiore della guardia di finanza, Fabrizio Marchetti e il direttore nazionale della Caritas, don Francesco Soddu: “dobbiamo aiutare le persone a uscire dalla paura dando loro gli strumenti – ha detto don Soddu – inutile mettere delle barriere perché altrimenti la paura non solo non viene vinta ma viene acutizzata.”