“Senza entrare nel merito della vicenda, che verrà comunque fatto con le categorie interessate prossimamente, non è possibile venire a conoscenza dell’Avviso di procedura di evidenza pubblica per l’individuazione in Asm, di un operatore economico per il rafforzamento e l’estensione di sviluppo, attraverso mezzi stampa. Questione tra l’altro successivamente confermata tramite una telefonata da responsabili ASM.
Riteniamo vergognoso il metodo delle Relazioni Sindacali in questa città. Metodo che come Organizzazioni sindacali non condividiamo perché rischia di far sgretolare giorno dopo giorno i rapporti sociali con conseguenti ricadute negative sul territorio”.
Lo scrivono in una nota i sindacati CGIL-CISL-UIL,
“Comprendiamo-aggiungono CGIL-CISL e UIL-gli impegni istituzionali e le attenzioni del Sindaco verso altri soggetti ma riteniamo grave che il primo cittadino non abbia come priorità il coinvolgimento, la partecipazione e la condivisione con le parti sociali di scelte fondamentali per il futuro dell’intera comunità”.
Ancora più duro il commento di Thomas De Luca , consigliere regionale dei 5 stelle: “Come le cavallette che coprono la terra così tanto che non si può più vedere il suolo. Ecco cosa si sta rivelando la Lega a Terni. Una piaga che spazza via tutto ciò che è rimasto dalla grandine delle passate amministrazioni. Le cavallette leghiste oggi divorano ogni albero che germoglia nella campagna ternana e riempiono le case dei ternani. Dopo la privatizzazione del SII, con le tariffe dell’acqua arrivate alle stelle e tra le più alte in Italia, adesso tocca all’ASM. Singolare che proprio la vendita del SII doveva servire per salvare l’ASM. Adesso ci chiediamo la vendita di ASM cosa dovrebbe salvare. La multiservizi partecipata del Comune cerca partner industriali tramite un avviso pubblico finalizzato a individuare un operatore economico. Dopo l’acqua e i servizi ospedalieri, la Lega a Terni continua il processo di privatizzazione dei servizi pubblici. Non ci stupiremmo se domani cominciassero anche a privatizzare l’aria che respiriamo. Il tutto dopo aver ripetutamente negato la volontà di vendere le quote ASM.
Se la precedente giunta comunale guidata da Di Girolamo avesse osato fare la metà di ciò che adesso sta facendo la giunta Latini – conclude l’esponente dei 5 stelle – il Comune non sarebbe finito in dissesto finanziario. Di fatto oggi il sindaco Latini suona il requiem di Terni. E’ la fine del servizio pubblico locale, chissà se dopo questa le cavallette leghiste saranno sazie. Oppure penseranno a un’altra svendita”.