Ospedale di Terni sempre più sicuro nel trattamento neurochirurgico di patologie spinali e cerebrali con il monitoraggio intraoperatorio IOM. Si tratta di una tecnica evoluta che ancora pochi centri garantiscono in Italia e che nel nosocomio ternano, grazie alla struttura dipartimentale di Neurofisiopatologia diretta da Domenico Frondizi, già da alcuni anni è divenuta uno standard nel trattamento neurochirurgicoelettivo di alcune patologie neurologiche oncologiche e traumatologiche craniche e spinali.
“Con lo sviluppo dell’attività neurochirurgica elettiva, si pensi solo agli interventi a paziente sveglio ma anche al protocollo sperimentale di inoculazione di cellule staminali in pazienti affetti dasclerosi laterale amiotrofica– spiega il dottor Domenico Frondizi – il monitoraggio neurofisiologico intraoperatorio in neurochirurgia, possibile grazie ad una una sofisticata apparecchiatura di cui il nostro servizio dispone da diversi anni, è diventato una risorsa di supporto insostituibile nell’ambito della neurochirurgia elettiva oncologica, vascolare e traumatologica. Infatti con questo sistema il neurochirurgo è in grado di individuare durante l’intervento le aree nobili del cervello e pertanto di operare con il massimo grado di sicurezza, preservando le funzioni neurologiche monitorizzate e garantendo gli elevati standard di qualità richiesti alle strutture di eccellenza”.
A questa tecnica è stato dedicato un aggiornamento professionale, il quinto promosso dall’Azienda ospedaliera Santa Maria di Terni, che si è svolto in due giornate: a Castedilago per la parte teorica e all’ospedale di Terni per la parte pratica, nel corso della quale i discenti hanno potuto assistere, in collegamento con la sala operatoria, ad un monitoraggio durante un intervento neurochirurgico eseguito dal dottor Carlo Conti.
Oltre al monitoraggio intraoperatorio, l’attività della struttura di Neurofisiopatologia è fondamentale per la diagnosi clinica e strumentale di alcune malattie neurologiche come l’epilessia, sia infantile che dell’età adulta, delle malattie muscolari e del sistema nervoso periferico e centrale e conta ogni anno circa 2300 elettroencefalogrammi, 1300 elettromiografie, 300 potenziali evocati e 900 visite ambulatoriali.