Sul costruendo Palazzetto dello sport, “l’opera più importante di questa consiliatura”, ha affermato in più circostanze l’assessore ai Lavori Pubblici del comune di Terni, Enrico Melasecche, rischia di aprirsi una battaglia politica fra maggioranza e opposizione e nella stessa maggioranza di governo della città. Se, infatti, per l’assessore Melasecche resta valido il progetto del Foro Boario, altri assessori, in specie Fabrizio Dominici, spingono per una soluzione alternativa a Maratta.
“Vogliamo sapere – chiede Francesco Filipponi, capogruppo PDin consiglio comunale – innanzitutto se è vero, che ben tre assessori della giunta Latini si siano recati dal dirigente dei Lavori Pubblici invitandolo a ritirare il provvedimento con il quale lo stesso dirigente ha nominato la commissione per procedere all’esame dell’offerta da tempo pervenuta al Comune di Terni nell’ambito della gara europea effettuata per la realizzazione dell’impianto sportivo. Se corrispondente alla realtà si tratterebbe di una grave ingerenza della politica nell’attività gestionale della direzione, perché il completamento della gara pubblica in corso è un dovere, anche da punto di vista patrimoniale, della direzione che può soprassedere solo di fronte ad atti motivati e circostanziati, non certo di fronte ad inviti per le vie brevi, peraltro non provenienti dall’assessore delegato o dal sindaco. Chiedederemo anche di sapere se corrispondono al vero le dimissioni di due membri della commissione nominata dal dirigente e quali siano, eventualmente, le motivazioni.Chiederemo di conoscere meglio – aggiunge Filipponi – la portata amministrativa dello scambio di missive tra l’assessore alle Partecipate e un gruppo che si è offerto di realizzare la progettazione del Palasport a Maratta. Chiederemo di sapere a che titolo l’assessore alle Partecipate, nei confronti di un gruppo privato, ha invitato a predisporre il citato progetto per la realizzazione del Palazzetto dello sport, per di più specificando, sempre nella stessa missiva, in un’area comunale. Chiederemo se tali condotte violino o meno il principio di non discriminazione art.30 del codice dei contratti e principio fondamentale del diritto europeo dei contratti pubblici e se ci sia un vantaggio o meno a capo dei soggetti destinatari”.
Sulla vicenda Palasport interviene alnche il presidente della commissione Controllo e Garanzia del comune di Terni, Thomas De Luca (M5S):” “Le notizie di stampa degli ultimi giorni nelle quali in maniera sistematica, in merito al palazzetto dello sport, si fa riferimento a rapporti tra soggetti privati e membri della giunta con deleghe delle più disparate ci hanno spinto ad esaminare con grande attenzione la vicenda e a riservarci eventuali segnalazione agli organi preposti.
Stiamo parlando – afferma De Luca – di una gara europea tutt’ora in corso con una offerta in busta chiusa e una commissione di gara che è stata definita anche se tardivamente. Riteniamo inaccettabili alcuni documenti comparsi sui social con i quali alcuni assessori invitano a predisporre un progetto per la realizzazione del palazzetto dello sport, oltretutto utilizzando terreni pubblici, senza alcuna procedura di gara pubblica.”
“Sulle interlocuzioni quantomeno non opportune tra un dirigente e alcuni assessori – conclude De Luca – come presidente della commissione garanzia e controllo procederemo alla audizione di tutti i soggetti coinvolti.
In primo luogo del sindaco Latini che deve assumersi la responsabilità della condotta dei suoi delegati. Dobbiamo constatare, purtroppo, una continuità di comportamenti e metodi rispetto al passato”.