Oggi parleremo di un disturbo che è molto diffuso nelle donne di giovane e media età: L’AGORAFOBIA, ovvero la paura della piazza, dei luoghi aperti, dove la persona è attaccata da una forte ansia che può sfociare in un attacco di panico.
I luoghi della “paura”, verranno evitati in tutti i modi , in special modo quando non si è accompagnati dalla persona fidata. I soggetti che soffrono di agorafobia, non temono il luogo, ma la possibilità che in quel luogo possano sentirsi male, avere un infarto,svenire,perdere conoscenza….Di solito si teme la pazzia, la malattia, la morte, e si è tendenti a non essere ansiosi solo verso se stessi, ma anche verso le persone care. Il dramma di un
agorafobico non sta solo nella paura della paura, ma anche nella convinzione che “nessuno lo può capire”. Questo dramma, vissuto in famiglia e purtroppo in molti studi medici, risulta, poi, nel setting psicoterapeutico come fondamenta di comprensione, di sicurezza, su cui costruire insieme la possibilità di ritornare soli “al di la della piazza”…
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