Il 4 febbraio si celebra la giornata mondiale contro il cancro-World Carcer Day.
La LILT, unico Ente Pubblico vigilato dal Ministero della salute, ha come obiettivo fondamentale quello di diffondere nei cittadini la “cultura della prevenzione” come metodo di vita per ridurre la comparsa del cancro. Ogni anno, oltre 12 milioni di persone ricevono una diagnosi di cancro e 7,6 milioni muoiono di questa malattia. Se non si interviene, nel 2030 si potrebbero raggiungere 26 milioni di nuove diagnosi e 17 milioni di decessi, con l’incremento più rapido nei Paesi a basso e medio reddito.
Eppure, circa il 40% dei tumori è potenzialmente prevenibile. Proprio per sottolineare la possibilità di fare prevenzione anche nel campo dei tumori, la UICC (Union for International Cancer Control) ha promosso nel 2010 questa giornata che è sostenuta anche dall’ organizzazione Mondiale della Sanità. Lo slogan è “I Am and I Will” che vuol dire “Io Sono quindi Io Farò”: un invito all’impegno personale, associazionistico ed istituzionale per agire sulla prevenzione dei tumori con la consapevolezza che una diagnosi precoce può rendere più semplici le cure e salvare la vita di una persona.
La LILT, attraverso Campagne Nazionali, cerca di promuovere l’educazione a vivere secondo un corretto stile di vita che vuol dire mangiare in modo sano ed equilibrato e contemporaneamente far movimento in modo costante; solo vivendo secondo queste regole si può ridurre la comparsa di molte neoplasie tra le cui cause rientrano, appunto, la sedentarietà e l’uso di diete squilibrate. Nello stesso tempo, la LILT ritiene fondamentale, attraverso la diffusione di opuscoli esplicativi, aumentare la consapevolezza e la conoscenza che i cittadini hanno del cancro, in modo che possano riconoscere i sintomi che possono far pensare ad una neoplasia, quindi rivolgersi immediatamente ad uno specialista (prevenzione primaria). Contemporaneamente è necessario che partecipino attivamente agli screening gratuiti che il Sistema Sanitario Locale offre per la diagnosi precoce delle neoplasie del retto, dell’utero e della mammella.
Il 2020 è stato l’anno della comparsa del Covid-19 che è arrivato improvvisamente ed ha sconvolto la vita dei cittadini, ma anche il funzionamento del Sistema Sanitario Nazionale. Questo, infatti, trovandosi di fronte ad un nemico forte e sconosciuto, ha convogliato contro di lui la maggior parte delle sue risorse causando, specie nella prima fase della pandemia, ritardi nell’erogazione delle cure ai pazienti oncologici.
Eppure i dati dicono che in Italia nel 2020 si stimano 380.000 nuovi casi di tumore con un preoccupante aumento della percentuale nelle donne specie per quello che riguarda il l tumore del polmone, legato al fumo della sigaretta che ne è il principale fattore di rischio.
Anche in questo caso la LILT di Terni, come tutte le altre sedi a livello nazionale, con il suo ambulatorio e con i suoi volontari medici specialisti e non, si è messa a disposizione, prestando la sua assistenza a tutti quanti ne hanno fatto richiesta.
Adesso, in occasione del Word Cancer Day, la LILT vuole sottolineare l’urgenza di sottoporre a vaccinazione anti Covid19 tutti i pazienti oncologici. Se non si difendono i pazienti dal virus, la battaglia contro il cancro è drammaticamente persa sia per coloro che si stanno sottoponendo alle cure, sia per quelli che hanno già vissuto l’esperienza del cancro e si trovano nella delicata fase del recupero del loro benessere e della riconquista della vita.