Il Consiglio provinciale di Terni ha votato questa mattina, all’unanimità, la convalida delle surroghe dei consiglieri comunali di Terni decaduti dopo le elezioni amministrative. Il segretario generale, Paolo Ricciarelli, in base al regolamento del Consiglio e alle normative vigenti, ha evidenziato che il numero dei consiglieri di maggioranza presenti (assente la minoranza) era tale da poter rendere valida la seduta. Per il gruppo di maggioranza “Provincia Libera” sono entrati Giovanni Taglialatela, consigliere comunale di Penna in Teverina, e Roberto Morelli, consigliere comunale di Avigliano Umbro. Erano decaduti, sempre per lo stesso gruppo, Lucia Dominici, Sergio Armillei e Monia Santini.
Nicoletta Valli, entrata come nuova consigliera del gruppo di minoranza Nuova Provincia Terni in sostituzione di Federico Pasculli, non era presente. I seggi sono stati attribuiti ai consiglieri comunali in carica che, come candidati nelle medesime liste dei consiglieri provinciali decaduti, hanno ottenuto la maggiore cifra individuale ponderata. Taglialatela è entrato come secondo dei non eletti poiché il primo, Michele Rossi, non riveste più la carica di consigliere comunale a Terni. Morelli entra invece come terzo dei non eletti, Valli come seconda dei non eletti della minoranza, in quanto il primo dei non eletti, Federico Novelli, non riveste più la carica di consigliere comunale. In base alle vigenti disposizioni normative, a fronte di quattro decadenze sono possibili tre surroghe: due per le tre cessazioni della lista “Provincia Libera” e una per la cessazione della lista “Nuova Provincia Terni”.
La Presidente Laura Pernazza è intervenuta in avvio dei lavori ringraziando i consiglieri uscenti “hanno sempre mostrato spirito costruttivo e di collaborazione” , ha detto augurando buon lavoro ai nuovi entrati. “La validità della seduta – ha poi aggiunto – fa chiarezza sulle notizie di stampa circolate in queste ore. Mi dispiace constatare l’assenza della minoranza, perché sono fermamente convinta che bisogna anteporre sempre l’interesse dei cittadini e del territorio a quello dei partiti. Io e i consiglieri oggi presenti facciamo gli interessi di tutti senza distinzione di colore politico o di schieramento, con senso di responsabilità e spirito di appartenenza alle istituzioni”. Sul fatto che non ci saranno consiglieri comunali di Terni, la Presidente ha rassicurato: “Questo non significa che Terni non sarà rappresentata. Mi farò garante di questo e, in sinergia con l’amministrazione comunale, continuerò a lavorare sui progetti già avviati e quelli da avviare, consapevole dell’importanza che la città riveste per tutta la provincia”.
Su proposta del capogruppo di Provincia Libera Gianni Daniele è stato rinviato il punto sull’integrazione delle commissioni consiliari in virtù dei nuovi ingressi. “Ci sembra opportuno condividere l’atto con la minoranza che oggi non c’è, ma le commissioni rimangono operative a tutti gli effetti”, hanno puntualizzato la Presidente Pernazza e il capogruppo Daniele.
In aula questa mattina non erano presenti i consiglieri del Partito Democratico Luciano Conti e Daniele Longaroni così come la neo eletta Nicoletta Valli.
Lo avevano annunciato il segretario regionale Tommaso Bori e quello provinciale Fabrizio Bellini ” “Il Partito democratico – avevano scritto – non parteciperà alla seduta del consiglio provinciale di Terni, convocata per oggi, per dare seguito alle surroghe necessarie dopo le ultime elezioni amministrative. Ringraziando per l’impegno e la dedizione i nostri rappresentanti eletti in Provincia e quelli che sarebbero dovuti subentrare oggi, e rinnovando la piena fiducia in loro, ribadiamo la decisione di non presentarsi al consiglio di oggi. Riteniamo necessario convocare prima gli organismi competenti per aprire una riflessione e un dibattito sulle prospettive, alla luce del fatto che la Provincia, organo importante per la programmazione dell’area vasta, è oggetto di una riforma che potrebbe riportarlo ad essere soggetto ad elezione diretta entro il prossimo anno”.
Va detto che l’attuale consiglio provinciale scade a dicembre 2023. Nuove elezioni si dovrebbero tenere, dunque, a gennaio 2024. Ma non è detto perché come si sa le Provincie potrebbero essere di nuovo sottoposte a elezioni dirette. In questo caso non è escluso che possano tenersi, le elezioni, a primavera 2024 e quindi, tutti i consigli provinciali in essere potrebbero essere prorogati fino a quella scadenza. Non è nemmeno escluso che la riforma si decida nel 2024 e quindi il nuovo consiglio provinciale potrebbe rimanere in carica solo per poche settimane.