“Vogliamo mettere in sinergia tutti gli strumenti e le risorse disponibili per abbattere ancora di più il livello di inquinanti nell’aria intervenendo sulle criticità che sono dovute in primo luogo, non va dimenticato, al traffico e al riscaldamento. A partire dai dati ‘certificati’ di uno studio puntuale e rigoroso, trasparente, sulle emissioni inquinanti nell’area di Terni, aggiornando quelli del costante monitoraggio che viene compiuto dall’Arpa, e sulle correlazioni tra queste emissioni e le principali patologie avremo un quadro di riferimento ancora più preciso per quanto riguarda i procedimenti di autorizzazione ambientale e di controllo e le eventuali prescrizioni, mentre già sono in definizione criteri e livelli di emissione più restrittivi rispetto a quelli attuali”.
Lo ha detto l’assessore regionale all’ambiente, Fernanda Cecchini, nella prima riunione del tavolo istituzionale convocato per fare il punto sulla situazione ambientale nella conca ternana.
“Resta fermo il ‘no’ assoluto della Giunta regionale – ha aggiunto l’assessore – a insediare un impianto di incenerimento dei rifiuti a Terni così come nel resto dell’Umbria. In attesa dei risultati di questo studio, valuteremo se autorizzare nuovi insediamenti produttivi o, comunque, se autorizzarli solo a garanzia che sia a saldo ‘zero’ il livello di inquinanti”.
Il vicepresidente della giunta regionale, Fabio Paparelli si è soffermato in particolare sugli strumenti su cui far leva “per ottenere risultati concreti e misurabili, da far conoscere e comunicare ai cittadini”. Tra questi, “il programma dell’Agenda urbana di Terni che prevede un sistema intermodale di mobilità sostenibile per la riduzione degli inquinanti e interventi di efficientamento per il risparmio energetico e il progetto di riconversione e riqualificazione industriale dell’area di crisi complessa Terni-Narni nel quale – ha spiegato – ci sono disponibili 5 milioni di euro che possono essere in parte impiegati per l’abbattimento delle emissioni delle attività produttive”.
Secondo l’assessore , ai trasporti, Giuseppe Chianella “l’incidenza delle emissioni degli impianti di coincenerimento sulla qualità dell’aria è limitato rispetto ai trasporti che incidono per un 40,45 per cento” ha ricordato come, oltre alle misure del Piano urbano della mobilità sostenibile di cui dovrà dotarsi il Comune, un contributo alla riduzione delle emissioni di polveri sottili e Co2 potrà venire “dal rinnovo dei mezzi di trasporto pubblici, con l’utilizzo di bus elettrici in fase di acquisto”. In questa direzione vanno anche gli interventi infrastrutturali previsti nel progetto dell’area di crisi complessa per la piastra logistica Terni-Narni e la bretella viaria di San Carlo.”
Il prossimo vertice istituzionale si terrà a Terni.