“Senza nessuna falsa modestia ritengo di non avere minori competenze né professionali, né politiche, né amministrative di nessuno degli attuali componenti della giunta, sindaco compreso.Sono onorata della sfiducia che ho ricevuto per non essermi piegata alle stesse regole contro le quali mi ero candidata.”
A parlare è Sara Francescangeli che ha rotto il silenzio commentando la sua esclusione dalla giunta comunale arrivata dopo il rimpasto deciso dal sindaco e ufficializzato il 30 dicembre.
“Ho creduto fortemente nel cambiamento che questa città chiedeva e meritava. Spesso il sindaco dice che i 18 cambi di casacca sono il rigurgito di un sistema che si vede attaccato e minacciato, non è così. Noi abbiamo sostituto – afferma la Francescangeli – un nuovo sistema a un vecchio sistema e io sono orgogliosamente fuori da tutto questo.”
Un’accusa pesante al sindaco e alla giunta. “Sono orgogliosa della sfiducia ricevuta – ribadisce l’ex assessore Francescangeli – tuttavia la sfiducia, usata come un regolamento di conti nei confronti di una persona, una testa libera e pensante, è una grave, gravissima offesa alla democrazia. Ci sono 257 persone che mi hanno votato che non sono più rappresentate perché io non sono più neanche in consiglio. Tutte le persone che mi hanno votato sono state tacitate e private dei diritti politici così come avvenuto per gli altri assessori sfiduciati come me. Quindi a Terni ci sono mille persone che non hanno più voce.”
Quanto alla persona che è stata scelta in sua sostituzione (Giovanna Scarcia, NDR) la Francescangeli ha detto: ” non ho riserve personali perché non la conosco neanche però è un dato di fatto che non sia stata eletta,che è stata tesserata in Lega i primi di dicembre, che non è originaria di Terni, che non ha la mia stessa formazione e ha qualche anno di anzianità professionale in meno,che non ha alcuna esperienza politico-amministrativa, ecco ritengo che non si possa sfiduciare un assessore, dopo poco più di 3 mesi, dopo averle conferito 9 deleghe, senza mai averle contestato nulla sul suo suo operato, anzi.”
La Francescangeli è stata assessore al personale dal 20 agosto “giorno in cui ho accettato l’incarico al 10 dicembre e – sottolinea l’ex assessore – il 10 dicembre perché in quella data era già stato tutto deciso.”
IL SINDACO MI HA TOLTO IL SALUTO
“Nonostante questo – ha detto ancora la Francescangeli – ho continuato a partecipare alle riunioni di giunta , assumendomi la responsabilità delle delibere che uscivano, nel frattempo però il sindaco mi ha tolto il saluto, mi ha tolto la parola, è arrivato addirittura a non farmi gli auguri di Natale nell’ultimo consiglio pre-natalizio né quelli di Capodanno fatti invece platealmente a tutti.”
LE DELIBERE CHE NON HO FIRMATO
“Non ritengo mi si possa muovere alcun addebito se non quello – ripeto – di essere una persona libera, una testa pensante, di aver reagito a qualsiasi tipo di pressione e di non essermi piegata alle regole di un sistema contro cui mi ero candidata. La libertà si è manifestata nella pretesa che fossero condotti concorsi regolari. L’ho manifestata a chiunque impedendo di usare il personale a vantaggio di qualcuno a danno di altri. L’ho manifestata schierandomi contro le spese pazze fatte dal Comune per dare visibilità a qualcuno, spese che non sappiamo se porteranno a un secondo dissesto mentre ai cittadini si chiedevano sacrifici. Non ho potuto votare la delibera di giunta del 13 novembre sulla esternalizzazione dei servizi di riscossione perché ritengo che così il Comune perda il controllo dei propri crediti. Perché temevo quello che si sta verificando, l’invio delle cartelle pazze che arrivano ai cittadini e i cittadini devono dimostrare di aver pagato, c’è una inversione dell’onere della prova. Non ho votato la delibera sulla cessione delle quote di Asm in SII. Non l’ho votata perché ritengo che se si deve vendere l’acqua ci deve essere una gara ad evidenza pubblica e che il prezzo di quelle quote debba essere deciso dal mercato. e non da una società privata in odore di conflitto di interessi con chi acquista. Così ho manifestato la mia libertà, per questo sono stato sfiduciata.”
A margine della conferenza stampa la Francescangeli ha annunciato che resterà “convintamente” nella Lega e ha sottolineato come sia “assordante” il silenzio del partito sulla sua vicenda sottintendendo una vicinanza a lei piuttosto che all’operato del sindaco.
Intanto in sala erano presenti molti esponenti che hanno poco a che fare con la maggioranza. C’era Tiziana De Angelis del PD, Alessandro Gentiletti di Senso Civico, Paolo Angeletti di Terni immagina, Valdimiro Orsini e Paola Pincardini di Uniti per Terni, c’era Doriana Musacchi. Tutti quindi ci aspettavamo il suo annuncio relativo al trasloco in altro partito o movimento e invece l’ex assessore ha detto che resterà dove è.
Continuerà il suo impegno in politica e ha fondato una associazione, questo sì, che si chiama “Terni 2023”. Un’associazione politico-culturale apartitica. Implicitamente, dunque, c’è un augurio alla giunta in carica di rimanere per tutta la consiliatura.
LA CONFERENZA STAMPA INTEGRALE