Deve ancora ottenere i permessi a costruire dalle autorità competenti (autorizzazioni che dovrebbero arrivare entro questo 2019) quindi dal 2020 Topojarvi sarebbe pronta a dare inizio ai lavori per essere in grado di avviare l’attività di recupero scorie dell’AST dal 2021.
Questo il cronoprogramma annunciato dai dirigenti dell’azienda finlandese nella sede della Confindustria di Terni, dall’amministratore delegato della società Marti Kaikkonen, da Henri Pilvento e Roberta Bontempo.
50 milioni di euro l’investimento complessivo nel progetto.
Sarà del 25% il recupero iniziale destinato a salire fino al 90%. Il materiale recuperato verrà impiegato per la costruzione di infrastrutture, come le strade). Ci sono già clienti interessati – è stato detto.
Quanto al personale impiegato Topojarvi non ne ha precisato il numero. Se ne sta discutendo con i sindacati.
“L’azienda – ha precisato la responsabile delle risorse umane, Bontempo – si pone in maniera aperta e comunicativa, nel momento in cui sarà investita della problematica dell’esubero ci sarà tutta la sua collaborazione. Non c’è alcuna chiusura ad utilizzare la meglio le risorse presenti sul territorio.”
GHIAIA E SABBIA DALL’ACCIAIO
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