Una formazione inconsueta per questo ultimo appuntamento a Terni dell’Araba Fenice per la 21esima Stagione, che si conclude con il Duo formato da Santo Albertini all’armonica a bocca e Edoardo Bruni al pianoforte.
Il concerto si svolgerà domenica 18 marzo alle 17.30 all’Auditorium Gazzoli e vedrà l’esecuzione di un programma vario e divertente.
E’ molto raro ascoltare in concerto l’armonica a bocca. Le potenzialità di questo strumento sono enormi e forse maggiori di molti altri strumenti a fiato: per citare solo alcune sue caratteristiche, basti ricordare che l’estensione supera le quattro ottave, il suono è prodotto sia espirando che inspirando, è possibile eseguire note doppie ed accordi, esistono diversi tipi di vibrato e numerosi effetti timbrici particolari (glissando, mandolino, trillo con registro…). L’armonica a bocca ha origine da uno strumento molto antico risalente a più di 3000 anni fa, che si suonava e si suona ancora in estremo oriente: l’organo a bocca orientale. L’organo a bocca occidentale, o armonica, appare solo agli inizi del XIX secolo e inizia la sua diffusione in tutto il mondo alla fine dello stesso secolo.
SANTO ALBERTINI ne è un grande interprete: ha studiato l’armonica a bocca a Milano, con il M° Luigi Oreste Anzaghi, fondatore e direttore della Scuola di Armonica di Milano ed autore dei più prestigiosi metodi per armonica a bocca a livello mondiale. E’ stato direttore, arrangiatore e armonica solista del celebre “Trio Palbert”, che concluse la propria lunga ed apprezzata carriera nel 2006. Dal 1997 è impegnato a livello nazionale ed internazionale in una feconda attività concertistica in duo con il pianista Edoardo Bruni, esibendosi sempre più spesso e con successo in questa formazione, in Italia ed all’estero.
Dal canto suo EDOARDO BRUNI è pianista e compositore. Diplomato in pianoforte col massimo dei voti presso i Conservatori di Trento e di Rotterdam, si è perfezionato con Delle Vigne, Cohen, Berman, Schiff, Margarius. Svolge attività concertistica come pianista in Italia ed in Europa, in cartelloni prestigiosi che comprendevano anche artisti del calibro di Yo Yo Ma, Canino, Pogorelich, Bollani, Campanella, Laneri, Piovani, Bacalov, Kryolv.
Il concerto include la Meditation di Massenet, la Danza Rituale del Fuoco di Manuel de Falla, Malagueña di Lecuona, l’immancabile Morricone con i celebri brani di Gabriel’s Oboe e C’era una volta il West, di Astor Piazzolla Oblivion, di Kachaturian la Danza delle Spade e infine due bellissimi pezzi di Gershwin, la ninna nanna Summertime e The man I love.