L’eurodeputato del Partito Democratico Massimiliano Smeriglio interviene sulla vicenda della Acciai Speciali Terni per ribadire la strategicità del sito ternano la cui messa sul mercato da parte di Thyssenkrupp rischi di rivelarsi “l’ennesimo duro colpo al sistema paese.” Europa, governo e istituzioni locali – aggiunge l’on.Smeriglio – devono risolvere una volta per tutte le “vicissitudini” di Ast.
“La minaccia che ThyssenKrupp possa uscire del settore della produzione degli acciai speciali mettendo in vendita, tra le altre società del gruppo AST, Acciai Speciali Terni rischia di essere l’ennesimo duro colpoal sistema Paese – scrive l’europarlamentare Massimiliano Smeriglio.
Quello dell’acciaio è il tema cruciale per le produzioni manifatturiere e per Industria 4.0. In particolare, il sito di Terni è il fiore all’occhiello non solo dell’Umbria, ma dell’Italia. Per la qualità del sito e delle maestranze coinvolte sono garantiti standard produttivi di altissima qualità a livello europeo e mondiale.
L’emergenza sanitaria ed economica ha prodotto in Italia una riduzione delle produzioni del 40%. Quota di gran lunga superiore a ciò che è accaduto negli altri Paesi a livello globale.Europa, Governo italiano e Istituzioni locali devono agire in modo incisivo e definitivo sulle vicissitudini del sito ternano, affrontando alla radice la necessità di una Europa più forte nelle sue produzioni strategiche manifatturiere, risolvendo il nodo della concorrenza interna, impigliata con norme non più attuali in un Mondo in cui la competizione è globale. Considerare strategico il settore dell’acciaio in Europa non può essere solo una enunciazione di principio, ma dobbiamo produrre norme europee per consentirne protezione e sviluppo.
In tal senso si impone un nuovo e necessario “sovranismo europeo”. Perché – conclude l’eurodeputato del PD – se prevalessero gli egoismi nazionali avremo minori chance nella competizione contro i giganti globali dell’acciaio.
Lavorare ad aggregazioni europee in grado di competere con il resto del mondo, questo è il futuro. Sarà compito del Governo italiano, insieme alle istituzioni locali, tutelare i livelli occupazionali e traghettare questa produzione strategica verso un futuro più sicuro, valutando con attenzione gli assetti che si andranno profilando in Europa.”