La giuria del concorso del “miglior pampepato” organizzato dalla Pro Loco di Mamore, capitanata a Andrea Barbaccia, ha scelto i tre vincitori della settima edizione.
Alla gara finale che si svolgerà a Terni passano di diritto Massimo Ambrosi, Cinzia Bizzarri e Floriana Cipriani.
Sedici i partecipanti alla settima edizione che, con altrettante ricette segrete, hanno sottoposto la propria creazione all’attenta e qualificata giuria che ha valutato la ricchezza degli elementi, l’aspetto esteriore, il profumo, l’aspetto al taglio, la concordanza alla ricetta tradizionale.
“Il concorso gratuito e aperto a tutti nasce a Marmore nel 2016 ad opera della Pro Loco, con il desiderio di incoraggiare e tramandare questo rito che offre momenti di convivialità unici – dice la presidente Manola Conti – ci si aspettava che fossero soprattutto donne mature, regine della migliore ricetta, a iscriversi e gareggiare magari con la vicina di casa, invece ogni anno partecipano sempre più donne giovanissime e anche diversi uomini”.
Nel corso dell’assaggio per la giuria c’è stata una gradita sorpresa: Gioia Falcinelli ha regalato, fuori concorso, il gusto e il sapore della Strenua (diventata poi strenna) che non ha nulla a che vedere con il pampepato, essendo una ricetta utilizzata dagli antichi romani nel solstizio d’inverno come scambio di doni, dove predominano miele, noci, alloro.