Al teatro Secci di Terni, da sabato 17 a martedì 20 febbraio, la Stagione di Prosa prosegue con Coriolano di William Shakespeare, nell’adattamento e la regia di Marco Plini.
L’opera, interpretata da Marco Maccieri, Luca Cattani, Giusto Cucchiarini, Cecilia Di Donato, Marco Merzi e Valeria Perdonò, contiene temi di straordinaria attualità ed è sicuramente la più politica e una delle meno rappresentate del drammaturgo inglese.
La tragica vicenda personale del generale Caio Marzio, detto Coriolano da Corioli, città dei Volsci dai lui espugnata, è indissolubilmente legata al destino di Roma, una città in espansione in cui le istituzioni democratiche sono ancora fragili e nuove forze popolari si affacciano sulla scena politica.
Coriolano, allevato e cresciuto in una gens romana, secondo i valori tradizionali nella guerra e per la guerra, è campione assoluto in battaglia, le sue imprese vittoriose contro i Volsci, una volta rientrato a Roma, lo rendono il candidato ideale per la carica di console. Coriolano però è un conservatore, disprezza il popolo che accusa di codardia ed è apertamente ostile ai tribuni i nuovi magistrati eletti in rappresentanza delle istanze popolari. L’intransigenza di Coriolano, il suo senso di assoluto, entra in conflitto con le esigenze di mediazione della politica, i tribuni riescono a capovolgere l’esito dell’elezione e a esiliare Coriolano, condannandolo come nemico del popolo.