Ancora rassicurazioni da parte di AST sul futuro dei dipendenti della TCT, se ci saranno problemi di occupazione sarà il gruppo Arvedi a risolverli.
E’ quanto emerso nel tavolo di confronto in prefettura che si è svolto questa mattina. E’ proprio il Gruppo Arvedi a darne notizia sottolineando appunto che si farà carico dei dipendenti TCT se l’azienda dovesse disattendere il contratto in essere in scadenza nel 2024.
Al tavolo per la TCT, convocato dal Prefetto di Terni Giovanni Bruno, hanno preso parte l’Amministratore Delegato di Arvedi AST Dimitri Menecali e l’Amministratore Unico del Tubificio Alessia Balloriani.
Al Prefetto i due manager del Gruppo Arvedi “hanno ribadito – si legge in una nota – che il Tubificio di Terni chiede a TCT di onorare il contratto d’appalto in essere, rinnovato a maggio 2021, fino alla sua scadenza di marzo 2024. Pertanto nulla osta alla normale prosecuzione delle attività di TCT, stando ai termini contrattuali. Nel corso dell’incontro, Menecali e Balloriani, hanno sottolineato comunque che l’esecuzione e l’inadempimento di un contratto costituiscono una materia da affrontare tra parti private. Mentre per eventuali criticità occupazionali che dovessero insorgere conseguentemente al mancato rispetto del contratto d’appalto da parte di TCT, come ripetutamente dichiarato, anche a seguito delle rassicurazioni verbali fornite dal Presidente Cav. Giovanni Arvedi, l’Azienda contribuirà a risolverle”.