Altra giornata senza punti per la Ternana che per la prima volta è stata guidata dalla panchina da Gigi De Canio.
Una sconfitta maturata in virtù di un paio di gravi sbavature determinanti per il risultato finale: sul primo gol la scivolata di Paolucci, la mancata copertura di un compagno che potesse rimediare ed, infine, Plizzari che nella circostanza ha più di qualche responsabilità. Sul secondo, poi, determinante ancora la compartecipazione dei rossoverdi. Si, perche se è vero che Marrone ha potuto colpire di testa, quasi indisturbato da due difensori, il numero uno rossoverde ha abbozzato l’uscita per poi rinunciarvi e questo gli ha impedito di intervenire sulla traiettoria del pallone che si è insaccato alle sue spalle.
Una squadra quella schierata da De Canio sicuramente più compatta, più contenitiva a centrocampo e più efficace nel fare da schermo alla difesa, ma anche una squadra meno pericolosa in avanti con Montalto troppo solo. Insomma, è il difetto della coperta corta: si acquista efficacia in difesa ma si perde in pericolosità in avanti. È un gioco di equilibri oltre che di qualità e De Canio avrà bisogno di tempo per trovare la chiave di volta per rendere la squadra più omogenea.
È una Ternana, almeno stando a quanto visto ieri, che è stata bene in campo per 60-65 minuti poi, una volta subìto il gol del raddoppio si é allungata anche per il passaggio al 4-4-2 nel tentativo di riprendere la partita per i capelli.
È nostra impressione, però, che la formazione di De Canio abbia accusato la fatica e al momento, a nostro avviso, evidenzia delle difficoltà di natura fisica e ci sembra che non abbia nelle gambe la forza e la resistenza per giocare 90-95 minuti.
Insomma, è anche una questione fisica ed a questo proposito De Canio, sollecitato sull’argomento a Teleterni e a MEP Radio ha detto testualmente ” penseremo anche a questo ” forse condividendo la nostra analisi.
Oggi come oggi, poi, la Ternana ha un altro problema, quello del portiere. Purtroppo il momento di Plizzari non è dei migliori; quel pallone all’indietro e preso in area con le mani contro la Salernitana ha dato il là ad una serie di errori che gli hanno fatto perdere serenità, sicurezza e si vede lontano un miglio che è un momento delicato anche per lui. Forse un po’ di riposo gli consentirebbe di azzerare la situazione, di ritemprarsi per tornare ad essere il portiere che abbiamo ammirato all’andata.
Insomma, le problematiche non mancano, ma è giusto ancora credere che ce la si possa fare perché il nuovo tecnico, De Canio, ha le idee chiare, e manifesta ottimismo sul futuro e sugli effetti che il suo lavoro produrrà. La sua esperienza, insomma, fornisce una buona garanzia sulla riuscita dell’operazione, definita da lui stesso ” disperata ma non impossibile”.
Ci vorrebbe anche un po’ di pazienza da parte della piazza ma è anche questo che preoccupa perché ormai non si perdona più niente. E con la sconfitta di ieri, tra l’altro, sono ricomparsi i ” pochesciani” a rimpiangere la conduzione dell’ex tecnico rossoverde.
Crediamo che sia opportuno per giocarsi insieme le residue speranze di salvezza appoggiare senza se e senza ma la gestione tecnica di De Canio, tecnico serio, preparato, professionista con esperienze di grande livello.
È lui l’ancora di salvezza a cui aggrapparsi seppur con i limiti strutturali di una squadra costruita non da lui ma che il tecnico di Matera potrà migliorare e far rendere al meglio.
Questa mattina, intanto, la squadra prima dell’allenamento ha ricevuto la visita del presidente Stefano Ranucci, che, poi, si è trattenuto a vedere la formazione Unde 15 alle prese con il Bari, e del patron Bandecchi.
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