L’illuminazione natalizia della Lancia di Luce di Arnaldo Pomodoro ha suscitato più di qualche critica a Terni. Sulla questione interviene anche lo storico e critico d’arte Marco Grilli esponendo il proprio punto di vista.
“Recentemente ha fatto scalpore la notizia della proiezione natalizia realizzata sulla Lancia di Luce del Maestro Pomodoro. Perché? Secondo alcuni concittadini l’illuminazione originaria è stata “tradita” dal Natale, deturpandone la sua stessa essenza. Ma siamo davvero sicuri che sia così? Personalmente ammiro questo capolavoro di Arnaldo Pomodoro e con gioia plaudo a chi si è battuto per averla in città. Ma oggi purtroppo non tutti la conoscono per ciò che rappresenta, ma la additano solo come un punto di riferimento per orientarsi tra le strade cittadine.
Allora mi domando: questa scelta delicata e non dannosa, che porta un dolce e accogliente cielo stellato a danzare sulle sue pareti possenti e maestose, non può riportare l’attenzione su un monumento della nostra storia o meglio identità cittadina?
Anche cambiare l’illuminazione delle nostre chiese per una proiezione d’Arte dovrebbe essere considerato un danno alla loro immagine e storia. È vero l’illuminazione della Lancia di Luce è cosa diversa, perché pensata direttamente dal suo Padre Creativo, ma forse potrebbe essere considerato un omaggio più che un “tradimento”.
Voi cosa ne pensate? Personalmente credo che questa scelta sia un’opportunità per rendere ancor più centrale questo simbolo della città di Terni, che si salda alle anime dei ternani per stringersi insieme attorno al Santo Natale, illuminando il nostro futuro lontano da questo terribile 2020. Ma questa è solo la mia impressione.”