Il 10 maggio 1933 l’Associazione studentesca della Germania organizzò fiaccolate nelle principali città universitarie tedesche. Furono dati alle fiamme migliaia di volumi: le opere delle teorie marxiste, quelle che attaccavano i fondamenti della religione o morale, ma anche quelle di scrittori considerati di sinistra come Bertold Brecht e Thomas Mann, degli autori ebraici, da Albert Einstein a Sigmund Freud. Quel giorno segnò di fatto l’inizio della censura nazista. Il maggiore dei roghi fu organizzato a Berlino: 40mila persone si radunarono in Opernplatz per ascoltare un discorso di Joseph Goebbels. Gli studenti bruciarono più 25.000 volumi. La piazza è stata ribattezzata Bebelplatz. Nel dopoguerra è stato installato un monumento: è costituito da una lastra di cristallo sotto la quale si apre una biblioteca di 50 metri quadrati con gli scaffali completamente vuoti.
Il Circolo ARCI Jonas Club dal 2017 promuove un’iniziativa per non dimenticare quanto avvenne a Berlino con il rogo dei libri. Anche quest’anno, lunedì 10 maggio, ottantottesimo anniversario di quel rogo, Jonas Club aderisce a ‘No Rogo’, iniziativa promossa da ARCI Nazionale insieme al Comitato ARCI di Terni e quest’anno anche con la collaborazione dell’Associazione “il Pettirosso” di Terni.
“Raccoglieremo 88 libri, come gli anni che ci separano da quel giorno di barbarie, che saranno disseminati in città, spiegano i promotori, così da essere raccolti e accolti da chi li cercherà, troverà o ci si imbatterà per caso, magari non sapendo nemmeno dell’iniziativa. Saranno libri usati o nuovi che sono stati donati al “Jonas Club”. Verranno timbrati con un marchio commemorativo dell’iniziativa, incartati e lasciati in zone della città che saranno comunicate sulla pagina Facebook del Circolo JONAS , di ARCITERNI e del PETTIROSSO. Non dovrete far altro che farci sapere che li state cercando e che li avrete trovati. Contribuirete così alla diffusione della nostra iniziativa, della nostra memoria, della nostra cultura, ravvivando per una giornata anche la nostra città.”