C’è anche Italexit ad appoggiare la candidatura di Stefano Bandecchi alla guida della città di Terni. Non lo fa proprio direttamente ma attraverso la Lista “Noi con Terni” che annovera 7 candidati del partito di Gianluigi Paragone. “Non potevamo permettere – ha detto il capolista Claudio Batini – che andasse disperso il patrimonio di voti presi da Italexit alle ultime politiche a Terni”. E Italexit a Terni, valeva a settembre, il 2,20%, pari a 1.130 voti.
“A Terni Italexit appoggia Stefano Bandecchi che è l’unico che una programma strutturato, valido e che può far rinascere Terni come una delle colonne portanti dell’Umbria – ha detto Federico Vecchiarelli, coordinatore regionale di Italexit. Le differenze politiche che inevitabilmente ci sono fra partiti diversi – ha aggiunto – per quanto riguarda il governo di una città sono ininfluenti e questo ci ha permesso di concentrarci sul programma , sugli obiettivi di una città che deve diventare uno dei capisaldi della regione”.
Sul fatto che le due forze politiche, nell’eventualità di una vittoria di Bandecchi, non avranno alcun problema a convivere, garantisce lo stesso Bandecchi che ha a fianco il coordinatore comunale di Alternativa Popolare, l’avvocato Riccardo Corridore: “qui – ha detto – non è che stiamo a parlare di Europa o di Euro, qui dobbiamo tagliare l’erba dei prati, dobbiamo riparare le buche delle strade (possibilmente con il catrame caldo e non freddo come fanno oggi) , dobbiamo mettere le altalene nei parchi giochi. Voi di Italexit – ha domandato Bandecchi – siete d’accordo nel fare tutte queste cose? Sì , e allora non ci sarà niente da litigare”. Poi Bandecchi, nel respingere gli attacchi sull’eterogeneità della sua coalizione ha fatto notare le contraddizioni nelle altre coalizioni: “scusate – ha detto – la coalizione di centrodestra va da Masselli che non è mai stato un noto comunista a quel vostro ex giocatore, Zampagna che non è mai stato un noto fascista e la coalizione di centrosinistra va dalla sinistra moderata a quella più estremista”. Insomma, ognuno si tenga le proprie differenze.
Abbiamo chiesto a Bandecchi se lo preoccupa questa sfilata di ministri che c’è stata (e non è finita) a Terni: “no, qui ci sono io, tanti cittadini comuni, l’orso Yoghi e i Pokemon”.
Chissà se basteranno per vincere?