Centinaia di persone hanno partecipato oggi pomeriggio ai funerali di Paolo Pannacci, grande appassionato e tifoso della Ternana, che si sono svolti nella chiesa di San Paolo.
Pannacci ha perso la battaglia contro il cancro, a soli 52 anni, dopo aver combattuto fino all’ultimo contro il male che lo aveva colpito. Nemmeno un mese fa aveva il perso il padre, Luciano, come ha ricordato don Marco che ha celebrato il rito funebre.
Don Marco ha fatto riferimento al tifo calcistico di Paolo quando ha detto che “è stato accolto all’ingresso dai fumogeni, di colore rosso, come l’amore e verde, come la vita, colori che indicano un’appartenenza e che rappresentano il dono di credere in qualcosa che non finisce”.
“Certamente possiamo dire che per il nostro fratello Paolo termina il primo tempo – ha aggiunto don Marco – adesso è il tempo dell’eternità, una partita iniziata che prosegue dove non ci sono sconfitte, c’è il momento della gloria”.
Al termine del rito funebre ha preso la parola , fra le lacrime, la sorella Paola: “la sua speranza era infinita – ha detto – la speranza di andare a Milano, le abbiamo tentate tutte ma lui soprattutto si è dimostrato un guerriero” e, riferendosi alla malattia implacabile che lo ha ucciso, ha parlato di “un maledetto mostro che non riusciamo a sconfiggere”.
Presenti tanti tifosi della Ternana. Due striscioni, il primo della Curva Est: “Buon viaggio Paoletto” e il secondo della Curva Nord: “Paolo, che il cielo ti sia amico”.
All’uscita dalla chiesa il feretro è stato accolto da un lunghissimo applauso, dallo sventolio delle bandiere rossoverdi, dai fumogeni e dai cori.
“Sarai sempre con noi”.