È finita agli arresti domiciliari la dentista ternana di 59 anni imputata di abusivo esercizio della professione di odontoiatria e falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico. Personale della Squadra Mobile di Terni ha eseguito l’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal locale Giudice per le Indagini Preliminari, ieri pomeriggio.
La misura ha sostituito quella interdittiva del divieto temporaneo di 9 mesi di esercitare l’attività di odontoiatra, applicata il 30 novembre scorso al termine di un’attività d’indagine realizzata anche con l’ausilio dell’Unità operativa di igiene e sanità pubblica dell’ASL, che aveva consentito di accertare come l’indagata si fosse avvalsa, in modo continuativo, delle prestazioni di tipo odontoiatrico dell’ex coniuge, sprovvisto di qualsiasi titolo all’esercizio della professione. In quell’occasione gli agenti avevano anche provveduto al sequestro preventivo dello studio dentistico di Borgo Rivo di sua proprietà. Per altro, la professionista è risultata già condannata nel 2009 per abusivo esercizio della professione e sottoposta a sospensioni disciplinari dall’Ordine professionale di appartenenza.
Le ulteriori indagini, coordinate dal Procuratore Capo della Repubblica Alberto Liguori, hanno consentito di accertare come la donna abbia comunque proseguito ad esercitare la propria attività in altri due, nuovi studi dentistici, uno a Giano dell’Umbria in loc. Bastardo e l’altro di recentissima apertura sempre nella zona di Borgo Rivo. In proposito, per l’apertura di quest’ultimo studio, aveva presentato la documentazione necessaria facendo falsamente figurare quale richiedente/sottoscrittore il rappresentante legale di una società. Entrambi gli studi dentistici sono stati sottoposti a sequestro preventivo.